sabato 26 settembre 2015

TORTA DOLCE DI RISO (con mandorle, uvetta e scaglie di cioccolato)

In casa mia non deve mai mancare il latte, per questo ne faccio scorta. Poi, però, un giorno capita che per vari motivi (tipo: il marito che ti compra il latte senza guardare le scadenze!!!), ti ritrovi a doverlo utilizzare velocemente. E ho pensato immediatamente ad una ricetta di dolce con il riso, un modo veloce per usare un litro di latte creando un dolcino davvero goloso.








Per una teglia di 22 centimetri di diametro:

260 grammi di riso per risotti (io utilizzo il carnaroli)
un litro di latte
170 grammi di zucchero semolato
scorza di messo limone (buona anche la scorza di arancia)
bacca di vaniglia
un bicchierino da caffè  di liquore tipo Rum (da poter sostituire con acqua)
60 grammi di gocce di cioccolato fondente(oppure a scaglie)
40 grammi di uvetta
60 grammi di mandorle tritate grossolanamente
3 uova
un cucchiaino di cannella

Procedimento:

Per prima cosa devo cuocere il riso.
In una pentola metto a bollire il latte con la bacca di vaniglia, metà dello zucchero semolato e la scorza di limone.



Quando il latte comincia a bollire, aggiungo il riso e porto a cottura, come un normale risotto. Il riso dovrà assorbire completamente il latte. Mi raccomando, girate spesso il riso, soprattutto negli ultimi minuti di cottura, altrimenti rischiate che si bruci sul fondo. 

Questa è la consistenza finale, un risotto asciutto che ha assorbito completamente il latte


Una volta cotto, elimino la scorza di limone e la bacca di vaniglia, e lascio raffreddare con un coperchio a chiudere la pentola.

Nel frattempo accendo il forno a 180 gradi

Faccio rinvenire l'uvetta, per una decina di minuti,  mettendola in ammollo in un bicchierino di rum(oppure semplicemente acqua).

A parte monto, per due minuti, le uova con la restante parte di zucchero, aggiungo poi il riso oramai stiepidito, il cioccolato a gocce, oppure, come nel mio caso a scaglie, un cucchiaino circa di cannella, metà delle mandorle precedentemente tritate grossolanamente in un robot da cucina. E amalgamo il tutto!



Verso il composto così ottenuto dentro una teglia precedentemente imburrata e infarinata (oppure rivestita con della carta da forno inumidita e ben strizzata ). Livello il composto e spolvero la superficie con dello zucchero semolato e le restanti mandorle tritate.
Inforno il dolce e lascio cuocere per circa 35/40 minuti. Il dolce è pronto quando comincia a colorire in superficie. 

Note: 
Io ho utilizzato il cioccolato a scaglie che in cottura si scioglierà. Se preferite potete sostituire con gocce di cioccolato che tenderanno a rimanere intatte.

 La frutta secca è proporzionalmente variabile e sostituibile con quello che più vi piace, è un dolce versatile, potete utilizzare anche pinoli e noci. L'uvetta a sua volta, può essere omessa se non vi piace, oppure sostituita da datteri sminuzzati o fichi secchi o caramellati. Insomma come sempre: spazio alla fantasia di ognuno ;-)

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giovedì 24 settembre 2015

PANINI CON LA ZUCCA

E con le prime zucche di stagione, mi sono tolta subito la soddisfazione di provare questi panini. Non solo sono estremamente morbidi, ma anche molto saporiti, vista la presenza della zucca nell'impasto. Vi assicuro, sono davvero molto buoni e anche particolari nella presentazione, rispetto ai soliti panini, per questo li vedo bene ad un buffet di Halloween! :-D 






Ingredienti per circa 8 panini da 100 grammi l'uno:

300 grammi di farina W350 (oppure Manitoba)
100 grammi di farina tipo 0
180 grammi di lievito madre a 4 ore dal rinfresco (oppure 8 grammi di lievito di birra)
acqua q.b (io circa 15 grammi)
3 cucchiai di olio extravergine di oliva
300 grammi di polpa di zucca (circa 600 grammi di zucca fresca)
un cucchiaino scarso di sale



Note:
 Come noterete, nella lista degli ingredienti questa volta non ho messo un quantitativo preciso di acqua, questo perchè molto dipenderà da quanto liquido di vegetazione, conterrà la zucca che utilizzerete. Quindi in base al liquido contenuto nella zucca, avremo un quantitativo di acqua variabile, potrebbe anche non servire. In caso ne aggiungerete gradualmente durante l'impasto.
 
Procedimento:
Per prima cosa dobbiamo cuocere la zucca per ricavarne la polpa. Personalmente ho avvolto le fette di zucca in carta stagnola e messa a cuocere al forno a 190 gradi per circa 40 minuti. Basta infilzare la  polpa della zucca con la forchetta per capire se è cotta. La polpa deve risultare molto morbida. Volendo, se ne avete la possibilità, potete cuocerla anche a vapore.
Una volta cotta, la lascio raffreddare un pochino e poi estraggo la polpa e senza scolarla ne peso 300 grammi. La schiaccio con la forchetta fino a formare una crema che lascio raffreddare completamente.

Quando il lievito madre è pronto, spezzetto la quantità che mi serve, direttamente nella polpa di zucca e trito il tutto velocemente con un frullatore ad immersione, per massimo un minuto. In questo modo, faccio incorporare aria nel lievito. Alla fine  ci aggiungo anche 3 cucchiai abbondanti di olio evo.
E questo è il risultato:



A questo punto possiamo impastare il tutto. Io impasto con le mani, ma potete tranquillamente procedere con una planetaria.
In entrambi i casi, setaccio, dentro una ciotola capiente prima le due farine, poi aggiungo la crema ottenuta dalla polpa di zucca e lievito madre e comincio ad impastare. All'occorrenza possiamo aggiungere mano mano qualche goccia di acqua, dobbiamo ottenere un impasto morbido ma sostenuto, simile a quello  di una brioche. Vi consiglio di non aggiungere  troppa acqua tutta in una volta, perchè lavorando l'impasto, la zucca rilascerà gradualmente i liquidi di vegetazione.
Lavoro energicamente il tutto per almeno 7-8 minuti, poi aggiungo il sale e proseguo per altri 3 minuti.
Quando l'impasto è pronto, formo una palla e la metto a riposare per 30 minuti dentro una ciotola coperta con un panno umido.

Questa è la consistenza finale che deve avere l'impasto


Trascorso il tempo di riposo, rigiro l'impasto su un piano di lavoro leggermente infarinato, lo schiaccio e faccio un giro di pieghe a 3. Pirlo l'impasto e lo rimetto a lievitare nella ciotola questa volta leggermente oleata e chiusa ermeticamente con pellicola. Dobbiamo aspettare il raddoppio dell'impasto a  temperatura ambiente (ora che cominciano ad abbassarsi le temperature, lasciamolo a temperatura ambiente, ma lontano da spifferi di aria). Per me ci sono volute 5 ore circa ma tutto dipende dalle temperature che abbiamo in casa. 
[Per le pieghe a 3 e per la tecnica di pirlatura vi rimando ai video nel seguente tutorial: PIEGHE A TRE/PIRLATURA]

Impasto, prima del raddoppio


Impasto a raddoppio avvenuto.


A Raddoppio avvenuto, rigiro l'impasto su un piano di lavoro leggermente infarinato, schiaccio nuovamente e taglio tanti pezzi da 100 grammi ciascuno (dovrebbero uscirne circa 8). Per ogni pezzo di impasto formo il panino nel seguente modo!

Formatura dei panini (foto prese da un'altra mia ricetta: i panini all'olio)

Per ogni pezzo di impasto, schiaccio con le mani, fino a formare un rettangolo. Arrotolo l'impasto partendo da un lato corto. 



Poi rigiro il cilindro di 90 gradi in modo da ritrovarmi con i lati corti verso di me e la chiusura deve trovarsi verso l'alto(come in foto). 



Schiaccio  e arrotolo nuovamente su se stesso poi arrotondo formando dei panini. Proseguo così con ogni pezzettino di impasto.



Una volta formati panini, possiamo passare alla legatura che ci permetterà di dare, ai nostri panini, una forma simile a quella della zucca.

Taglio un pezzo di spago da cucina abbastanza lungo e poi lo giro intorno al pane, formando due croci incrociate a X, devo formare per ogni panino, 8 spicchi. Vi consiglio non di non stringere troppo lo spago, tanto in lievitazione la forma degli spicchi si evidenzierà da sola, altrimenti farete fatica a togliere lo spago una volta cotti. 

Primo incrocio.....


Secondo incrocio = 8 spicchi


Rimetto i "panini /zucchetta" a lievitare per altre due ore e mezza circa su una teglia coperta da carta da forno spolverata di  farina di semola. Questa volta metto a lievitare dentro il forno a luce spenta.

Trascorse le due ore e mezza circa (dipende sempre dalle temperature esterne), accendiamo il forno a 210 gradi. Quando ha raggiunto la temperatura, inforno i panini.
Devono cuocere massimo una ventina di minuti a 210 gradi forno statico.

Vi consiglio di togliere lo spago quando ancora sono tiepidi.

Per chi volesse utilizzare il lievito di birra:
 Basta sciogliere il lievito di birra in 15 grammi di acqua (in questo caso la presenza di acqua, non dovrebbe dare problemi all'impasto in quanto, comunque, manca la quantità di acqua presente nel lievito madre.  Ma, nel caso risultasse un impasto leggermente più liquido potrete aggiungere, in via del tutto eccezionale, qualche grammo di farina mentre impastate). Una volta sciolto il lievito, aggiungerlo poi alla zucca e proseguire tranquillamente come spiegato nel procedimento sopra. Fate solo attenzione ai tempi di lievitazione, che potrebbero variare un pochino! In genere con il lievito di birra sono leggermente più veloci, basta controllare di tanto in tanto l'impasto.


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mercoledì 23 settembre 2015

FINTA SFOGLIA CON RICOTTA (seconda versione)

Dopo aver provato la finta sfoglia di Adriano Continisio (QUI), avevo voglia di sperimentare anche la ricetta che più si avvicina a quella che sembrerebbe essere l'originale, ripresa a sua volta da Raffaele Pignataro. In realtà non si discosta molto dalla prima finta sfoglia provata tempo fa. Unico cambiamento sostanziale è la presenza della ricotta invece che del formaggio spalmabile, il procedimento invece è identico. Il risultato è comunque eccezionale anche se con la ricotta, il sapore rimane più delicato rispetto a quella realizzata con formaggio spalmabile. Insomma potete provarle entrambi e decidere quale più vi piace. Io so solamente che questa finta sfoglia può risolvere velocemente problemi di aperitivi e antipasti dell'ultimo minuto, e perchè no, per realizzare qualche sfizio per una festicciola tra amici. E' più facile e veloce da fare e con risultati davvero simili alla sfoglia vera e propria.Provare per credere! :-)


Ingredienti:
250 grammi di ricotta vaccina
250 grammi di farina
200 grammi di burro leggermente ammorbidito
un pizzico di sale

Con questa sfoglia dal sapore neutro io ho realizzato sia qualcosa di dolce che di salato. Volendo, se volete realizzare preparazioni dolci, potete aggiungere 50 grammi di zucchero nell'impasto

Per il procedimento, vi rimando al post precedente, essendo identico: Procedimento finta sfoglia.

Questi sono fiori salati di sfoglia
Per la farcitura ho utilizzato 150 grammi di ricotta, mischiata con 5 pomodorini secchi ben scolati dall'olio e sminuzzati, 6-7 olive nere, e se vi piace, potete aggiungerci anche del tonno, oppure capperi dissalati.



Per la formatura dei fiori, basta ritagliare due cerchi di impasto di uguale misura, farcire un primo cerchio e disporre il secondo dischetto di impasto sopra. Sigillare bene i bordi e tagliare  in 8 spicchi, senza intaccare il centro. Poi rigirare  due spicchi alla volta e unirli tra di loro, come si vede nella foto qui sotto



Per le pizzette, ho semplicemente ritagliato dei dischi di finta sfoglia e farciti con un cucchiaio di concentrato di pomodoro, condito con dell'origano secco e due cucchiai di olio evo.Una volta steso un pochino di condimento sulle pizzette, ho aggiunto della mozzarella tagliata a cubettini







Per la versione dolce ho provato a realizzare dei fagottini. Ho ritagliato dei rettangoli di finta sfoglia, (circa 25 x10), e farciti con del cioccolato fondente a scaglie. Ho rigirato poi la sfoglia su se stessa! E anche i fagottini sono pronti.









E per la serie "Non si butta via niente": con i ritagli ho realizzato dei salatini, spalmando del latte sulla superficie e spolverando con del sesamo.




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lunedì 7 settembre 2015

ROTOLO DI RISO E FUNGHI, CON FONDUTA DI PECORINO

 Era da tempo che volevo realizzare un rotolo di riso, ma le ricettine che vedevo in giro non mi convincevano del tutto in quanto prevedevano il condimento del riso, solo dopo averlo lessato. A me piace che il riso assorba tutto il condimento in cottura.
 Alla fine ho pensato di realizzare un rotolo che prevedesse la cottura del riso simile a quella degli arancini, visto che per questa preparazione classica, (come per i supplì) è prevista la cottura del riso come un normale risotto, quindi perchè non tentare per un rotolo? E quando finalmente mi sono decisa a provare, mi imbatto nella ricetta del rotolo di riso, realizzato in una puntata della Prova del cuoco. Quindi per questa ricetta, per farla breve, ho preso spunto dalla ricetta trasmessa in tv, ma con i dovuti cambiamenti (ad esempio:ho eliminato la besciamella che serve per condire i funghi e la fonduta l'ho realizzata con pecorino fresco). Il risultato è davvero ottimo!







Ingredienti per un rotolo per 4 persone:
300 grammi di riso per risotti (ottima la qualità carnaroli )
uno scalogno
un bicchiere scarso di vino bianco
un litro di brodo vegetale
una bustina di zafferano
una noce di burro
due cucchiai abbondanti di parmigiano
un uovo
sale
due cucchiai di olio extravergine di oliva

Per il ripieno:
400 grammi di funghi misti
2-3 cucchiai di olio extravergine di oliva
un mazzetto di prezzemolo
uno spicchio di aglio
peperoncino
1/2 bicchiere di vino bianco


Per la fonduta:
300 ml di latte
30 grammi di burro
30 grami di farina 00
sale, pepe, noce moscata
100 grammi circa di pecorino fresco
un cucchiaio di parmigiano



Procedimento:

Per prima cosa, preparo i funghi. In una padella verso qualche cucchiaio di olio evo, uno spicchio di aglio tagliato a fettine sottili e due pezzettini di peperoncino. Lascio andare a fiamma dolce, quando l'aglio comincia ad imbiondire verso i funghi precedentemente puliti e tagliati. Lascio cuocere a fiamma media fino a quando non cominciano ad ammorbidirsi, poi a cottura quasi terminata, alzo la fiamma e sfumo con mezzo bicchiere di vino bianco e lascio evaporare. Il sale nei funghi (e anche il prezzemolo tritato), lo metto solo alla fine, negli ultimi 5 minuti di cottura. In questo modo i funghi rimangono ben cotti , morbidi, ma asciutti. 

Una volta cotti i funghi passo a preparare il risotto. Prima mi dedico al brodo: faccio bollire un litro di acqua con dentro una costa di sedano, una carota, una cipolla e una patata (oppure potete utilizzare un dado vegetale). Una volta pronto, mantengo il brodo sempre caldo.
In una pentola capiente, verso due cucchiai di olio evo, ci trito uno scalogno e faccio imbiondire a fiamma bassa. Aggiungo poi i 300 grammi di riso e faccio tostare per qualche secondo, girandolo spesso per evitare che si attacchi sul fondo della pentola. Poi alzo la fiamma e sfumo con il vino bianco.
Quando il vino è completamente evaporato, comincio ad aggiungere gradatamente il brodo e porto a cottura. Questa volta, calcolando che il riso dovrà subire una seconda cottura in forno, l'ho fatto cuocere per qualche minuto in meno, circa per 10 minuti, in questo modo rimarrà al dente e sostenuto.
Negli ultimi due minuti di cottura, verso lo zafferano, giro il tutto e spengo il fuoco. Manteco il riso subito con il parmigiano e il burro. Poi faccio stiepidire.
Quando il riso è tiepido, aggiungo anche l'uovo e poi stendo il riso su un pezzo di carta da forno, livello il tutto, formando un rettangolo dello spessore di circa due centimetri. Farcisco con i funghi e del pecorino fresco. Ma potete utilizzare qualsiasi formaggio a pasta filata che più vi piace (buona anche la scamorza).

Con l'aiuto della stessa carta da forno, comincio ad arrotolare il rettangolo di riso, partendo da un lato lungo. Ad ogni mezzo giro, fermatevi e compattate con le mani, poi proseguite piano piano, fermandovi ogni tanto per compattare delicatamente.
Formato il rotolo, lo chiudiamo sempre con la stessa carta da forno a mo di caramella stringendo bene i lati.








Metto il rotolo così incartato in una teglia e faccio cuocere a forno già cado a 180 grandi per circa 35-40 minuti.




 Il rotolo è pronto quando vedo che sulla superficie si è formata una crosticina dorata. Sforno e lascio raffreddare per almeno 30 minuti prima di servire.

Nel frattempo mi preparo la fonduta che servirà da accompagnamento al rotolo. Questa fonduta non è altro che una besciamella ai formaggi. Quindi si procede come per la normale salsa al latte.

In un pentolino metto a bollire il latte. In un altro pentolino invece faccio sciogliere a fiamma dolce il burro, poi aggiungo la farina e amalgamo il tutto. Infine continuando a girare, verso a filo il latte bollente. Giro come per una normale crema, fino a quando non si addensa. Non ho fatto cuocere tanto, ho bisogno di una besciamella semi-liquida al quale poi aggiungeremo, un pizzico di sale, una grattatina di pepe e noce moscata. Infine, a fuoco spento, ci verso un cucchiaio di parmigiano e 100 grammi circa di pecorino fresco. Continuo a girare la besciamella fino a quando i formaggi non siano completamente sciolti.

Servire a fette su un letto di fonduta che sarà il suo condimento.


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venerdì 4 settembre 2015

TORTA SOFFICE SOFFICE, CON RICOTTA E FICHI CARAMELLATI

Ed ecco un altro di quei dolci semplici da realizzare ma ricchi di gusto, grazie alla presenza della ricotta e dei fichi caramellati. L'uso, poi, della farina di riso nell'impasto,  dona a questa torta, una sofficità davvero notevole Insomma un dolce adatto per la merenda quanto per la colazione o perchè no, per uno spuntino sano e goloso.






Ingredienti per uno stampo di 18-20 centimetri di diametro:

120 grammi di farina 00
80 grammi di farina di riso (oppure amido di mais o frumina)
250 grammi di ricotta vaccina
180 grammi di zucchero semolato
3 uova
mezzo bicchiere di latte
una bustina di lievito per dolci

Per i fichi caramellati:
500-600 grammi di fichi maturi, ma ben sodi
4 cucchiai circa di zucchero semolato
3-4 cucchiai di acqua
due cucchiai di rum (oppure potete utilizzare tutta acqua)


Procedimento:
Per prima cosa dobbiamo caramellare i fichi.

Prendiamo un pentolino (o padella dai bordi alti), di una misura non troppo grande in modo che i fichi stiano vicini l'uno all'altro. Cospargiamo il fondo della padella/pentola, di zucchero semolato, inseriamo i fichi e irroriamo con qualche cucchiaio di acqua e liquore. Lasciamo cuocere a fiamma dolce per circa 30 minuti, l'acqua deve asciugarsi formando un caramello ristretto e "gelatinoso". Una volta pronti, mettiamo i fichi caramellati su un piatto, con tutto il suo caramello. Lasciamoli raffreddare.




Nel frattempo in una terrina, con l'aiuto delle fruste elettriche (basta anche una frusta a mano), monto le 3 uova con lo zucchero fino ad ottenere un composto spumoso, aggiungo poi la ricotta che amalgamo sempre con le fruste per rompere eventuali grumi. Dobbiamo ottenere una crema liscia.
A questo punto aggiungo le due farine (mi raccomando, se la trovate, vi consiglio di utilizzare la farina di riso, per ottenere un dolce leggero e soffice), poi inserisco il lievito. L'impasto finale deve avere la consistenza tipica di un ciambellone: cremoso ma non troppo liquido. Nel mio caso quindi, ho dovuto aggiungere mezzo bicchiere di latte per rendere l'impasto leggermente più fluido. Il risultato finale è quello che vediamo nella foto qui sotto.



Infine taglio in 4 parti i fichi caramellati e li inserisco per ultimo nell'impasto insieme al suo caramello. Giro delicatamente per evitare di distruggere i fichi che, in quanto cotti, sono estremamente morbidi.

Verso l'impasto così ottenuto dentro una teglia imburrata e infarina e inforno a forno già caldo.
Cuocio  180 grandi per circa mezz'ora, funzione statica. Dopo 30 minuti, fare la prova stecchino per assicurarci che sia cotto e poi sforniamo e lasciamo raffreddare. 

Guarnire a piacimento, io ho utilizzato semplicemente una spolverata di zucchero a velo e due fichi tagliati.


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martedì 1 settembre 2015

PANE INCAMICIATO (By Josep Pascual)

Il pane incamiciato, è un pane decorato. E' la prima volta che mi cimento con questo tipo di pane ma ne ero davvero attratta e alla fine mi sono pure divertita!
 Il pane in se non ha nulla di particolare nell'impasto, ognuno infatti può utilizzare l'impasto che preferisce, l'importante è che non sia molto idratato, al massimo è prevista una idratazione al 65%, altrimenti rischiamo difficoltà a far mantenere la forma definitiva. La tecnica della decorazione, si è diffusa tra gli amanti della panificazione, ma è merito del grande Josep Pascual.





Ingredienti:
300 grammi di farina 0 con almeno 11% di proteine
200 grammi di farina tipo 1
310 grammi di acqua fredda
60 grammi di lievito madre a 3 ore dal rinfresco (4 ore in inverno)
un cucchiaino di sale


Inoltre:
semi di sesamo e di papavero, per decorare
olio extravergine di oliva q.b
semola rimacinata


Procedimento:

Per prima cosa ho creato un lievitino/pre-fermento: in una ciotola ho sciolto il lievito madre a 3 ore dal rinfresco, con 100 grammi di acqua fredda prelevati dal totale e poi ho aggiunto 100 grammi di farina tipo 1 sempre prelevati dal totale. Con una spatolina, mischio il tutto velocemente, chiudo la ciotola con una pellicola e lascio lievitare (possibilmente a 24 gradi) fino a quando il lievitino non raddoppi di volume, presentando delle bolle in superficie e una prima forma di cedimento al centro (per me ci sono volute circa 9 ore a 24 gradi).

Lievitino appena impastato....


Qui il lievitino dopo 9 ore di lievitazione.



Pronto il lievitino, in una ciotola setaccio le due farine (100 grammi tipo 1 e 300 grammi tipo 0), poi aggiungo il lievitino pronto e la restante acqua, sempre fredda di frigorifero (in inverno va bene anche acqua a temperatura ambiente). Comincio ad impastare per cinque minuti, proseguo con le pieghe S&F (Il video QUI) per altri 5-6 minuti, aggiungo il sale e proseguo con le pieghe in ciotola, fino a quando l'impasto non si presenti morbido ma compatto e anche elastico. Copro la ciotola con un telo bagnato e lascio riposare per un'ora.

Come si presenta l'impasto.



Terminato il tempo di riposo, rigiro l'impasto su di un piano leggermente infarinato e faccio un giro di pieghe a 3 come spiegato nel seguente video( Pieghe a 3). Pirlo, ossia arrotondo l'impasto e copro con una ciotola. Lascio riposare per 30 minuti e poi faccio di nuovo un giro di pieghe a 3.

Lascio riposare nuovamente, per altri 20 minuti, poi passo alla formatura del pane vero e proprio.

Formatura del pane incamiciato:

Trascorsi i 20 minuti di riposo, prelevo dall'impasto un pezzetto di 110 grammi e con l'aiuto di un mattarello lo stendo finemente (non troppo altrimenti in cottura tenderà a distruggersi), arriviamo a circa 2-3 millimetri di spessore. Questa sarà la fodera del pane. Una volta stesa per bene, la spennello di olio evo, senza toccare i bordi: lascio liberi circa 3 centimetri di bordo che invece spennellerò con acqua così la fodera si attaccherà per bene al pane.

"Fodera" del pane, oleata al centro e spennellata di acqua ai bordi.


Prendo la parte grande dell'impasto e formo una pagnotta procedendo con le famose pieghe a fazzoletto come spiegato dettagliatamente nella mia ricetta dei Panini semi-integrali. Bagno la calotta della pagnotta con dell'acqua e poi rigiro la parte bagnata sopra i semi di sesamo che avevo precedentemente versato su un piatto. E sempre a testa in giù, poggio la pagnotta sopra la fodera già oleata. In pratica la cupola della pagnotta, dove ci sono i semi di sesamo deve essere poggiata sulla fodera oleata.
Poi avvolgiamo il resto della fodera, tutta intorno alla pagnotta.


1) bagno con dell'acqua, la calotta della pagnotta...


2) Rigiro la parte bagnata sui semi di sesamo, in modo da farli aderire per bene...


3) Faccio aderire la calotta con i semi sulla parte oleata della fodera, che poi avvolgo tutta intorno  al pane.




Mettiamo il pane così come sta, sempre a testa in giù, dentro un contenitore (io utilizzo un cestino porta-pane), ricoperto da una canovaccio spolverato di abbondante semola. Una volta messo il pane, spolveriamo ancora di semola e richiudiamo il tutto.
Ho lasciato lievitare il pane per circa 5 ore a 24 gradi. Non dobbiamo arrivare proprio al raddoppio bisognerà infornare leggermente prima, in modo che in cottura il taglio si aprirà facendo intravedere l'effetto "dell'incamiciatura".
Io ho fatto lievitare durante la notte ponendo il cestino vicino una finestra. Se non avete questa possibilità visto che ancora fa caldo e il pane non deve lievitare troppo velocemente, vi consiglio di metterlo in frigorifero. Il giorno dopo quando siete disponibili, tirate fuori l'impasto dal frigorifero e lasciate lievitare per circa 4- 5 ore.

Quando il pane è quasi pronto, accendiamo i forno a 220 gradi con un pentolino vuoto, posto sul fondo del forno. Mettiamo dentro anche la teglia dove andremo a cuocere il pane.
Quando il forno è arrivato a temperatura, versiamo nel pentolino, mezzo bicchiere di acqua così si formerà l'umidità. Preleviamo la teglia rovente dove andremo a cuocere il pane, spolveriamola di abbondante semola e rigiriamoci sopra il pane, in modo che la parte che stava sotto durante la lievitazione, la dobbiamo ritrovare in alto.
Ora con una lametta dobbiamo fare un taglio a croce non troppo profondo, dobbiamo incidere la fodera ma non il pane sottostante. Come si vede in foto.




 Io poi ho bagnato leggermente con acqua i bordi dei tagli e spolverato con semi di papavero.
Inforniamo il pane e cuociamo a 220 gradi, funzione statica per 15 minuti, poi togliamo il pentolino dell'acqua al suo interno e abbassiamo la temperatura a 200 gradi fino a fine cottura, circa altri 35-40 minuti. Gli ultimi 10 minuti con sportello del forno leggermente aperto! Per capire se il pane è cotto, "bussate" il fondo e se suona a vuoto, vuol dire che è pronto.

Sforno il pane e lo poggio in verticale su una parete e lo lascio raffreddare.

Spero di essere stata chiara nella formatura del pane, altrimenti potete contattarmi sulle seguenti pagine.

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