domenica 29 marzo 2015

CARCIOFI RIPIENI

E' periodo di carciofi, approfittiamone, per prepararli in tanti modi. Oggi li ho farciti i maniera semplice ma davvero gustosa.


Ingredienti:
4 carciofi
un mazzetto grande di prezzemolo
uno spicchio di aglio
3  cucchiai di pecorino
sale
4 cucchiai di olio
una sottiletta (facoltativo)

Inoltre:
 un limone e acqua

Procedimento:

Pulire i carciofi: tagliamo il gambo fino alla base del carciofo (il gambo io non lo butto tutto, la parte più tenera la pulisco e la cuocio insieme ai carciofi). Togliere le foglie esterne più dure del carciofo e tagliamone la punta, anch'essa coriacea. A questo punto allarghiamo delicatamente le foglie e con un coltellino tagliamo piano piano, la parte interna per eliminarne la peluria, davvero fastidiosa. Terminata la pulizia, strofiniamo velocemente i carciofi con del limone e immergiamoli in una bacinella piena di acqua e limone. 


Sbollentiamo i carciofi per 10 minuti in acqua bollente  e leggermente salata. Scoliamoli e mettiamoli ad asciugare a testa in giù, su un foglio di carta assorbente.

Nel frattempo, sciacquiamo per bene il prezzemolo, asciughiamolo e tritiamolo finemente insieme allo spicchio di aglio. Mettiamo il trito dentro una terrina e condiamo con due cucchiai di pecorino, un cucchiaio di olio e pizzico di sale. Con il composto ottenuto, farciamo l'interno dei carciofi e disponiamoli, a testa in su, dentro una teglia leggermente unta di olio. Spolveriamo la superficie con del pecorino, un giro di olio finale. Inforniamo a forno già caldo a 180 gradi per 20 minuti massimo. 
Personalmente all'ultimo ho aggiunto anche una sottiletta per donare un sapore in più, ma non è obbligatorio, già sono buoni così, nella loro semplicità!!!!

Note: Volendo si possono cuocere anche nel tegame. Si mettono i carciofi dentro una pentola, devono essere ben accostati  l'uno all'altro in modo che non si capovolgano in cottura. Da noi a Roma si usa poi, versare metà olio e metà acqua fino ad arrivare a due centimetri sotto il bordo del carciofo, sale, menta (o mentuccia romana) e si lasciano cuocere, a fuoco medio,fino a quando l'acqua non evapori completamente (30 minuti circa). Sicuramente il risultato è meno leggero della cottura al forno, ma sono davvero squisiti.

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venerdì 27 marzo 2015

CHEESECAKE BROWNIES (CIOCCOLATO E MASCARPONE)

L'altro giorno pulendo il frigorifero mi ritrovo con 250 grammi di mascarpone in scadenza e siccome non amo buttare il cibo, ho cominciato a cercare sul web come poterlo utilizzare in un dolce. Di ricette con il mascarpone ce ne sono tante ma i brownies non ne faccio spesso, così mi imbatto in tante ricette simili a quelle che vi propongo. Simili, perchè alla fine, secondo il mio gusto, o c'era, in alcune ricette, troppo burro o troppa farina. I Brownies come si sa sono dei dolcetti americani  ricchi di cioccolato e devono rimanere umidi; davvero deliziosi. Qui poi il connubio è perfetto, visto che al classico brownie si aggiunge anche parte di un'altra ricetta americana, la cheesecake rappresentata dalla crema al formaggio che ricopre la superficie del dolce, insomma un'estasi per i nostri palati e semplice da realizzare.



Ingredienti per circa 12 brownies

Per i brownies al cioccolato:

250 grammi di cioccolato fondente
220 grammi di zucchero semolato
4 uova
180 grammi di burro
120 grammi farina 00
pizzico abbondante di sale

Per la cheesecake (crema al formaggio):

250 grammi di mascarpone (che potete sostituire anche con della ricotta vaccina, oppure potete miscelare ricotta con formaggio spalmabile)
un uovo
due cucchiai di zucchero semolato
un cucchiaio di farina




Procedimento:

Per prima cosa sciolgo a bagnomaria il cioccolato fondente tagliato a pezzi con il burro. Dobbiamo formare una crema liscia e senza grumi. Mi raccomando, sciogliete il cioccolato a fiamma bassa e girando spesso il composto, fino al suo completo scioglimento. Spegniamo il fuoco e lasciamo riposare.






Nel frattempo in una terrina capiente, unisco le uova con lo zucchero, monto il composto per cinque minuti con una frusta a mano. Aggiungo poi il cioccolato e il burro ormai tiepidi e infine la farina con un pizzico di sale. Il composto finale si presenta liscio, privo di grumi e semi-liquido.




Passiamo ora alla crema al formaggio:

In una ciotola, verso il mascarpone (o ricotta ) aggiungo l'uovo e lo zucchero e miscelo il tutto, infine verso anche un cucchiaio di farina. Anche qui dobbiamo formare una crema liscia e priva di grumi.

 

Foderiamo la base di una teglia rettangolare (che misuri circa 20x30), con della carta da forno e versiamoci il composto al cioccolato. Poi a cucchiaiate versiamo sopra,anche la crema al formaggio e con l'aiuto di un cucchiaio, misceliamo velocemente i due composti. Inforniamo per circa 25 minuti a 180 gradi, forno statico. 






Quando sforniamo il dolce, sarà ancora umido e sembrerà poco cotto, ma così deve essere, la poca farina presente nel dolce, lo renderà "cioccolatoso" e molto umido. Una volta freddato completamente, tagliamo a quadrotti. Davvero squisito!


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giovedì 19 marzo 2015

BIGNE' DI SAN GIUSEPPE

Dopo le zeppole cotte al forno (Qui) e dopo quelle fritte( Qui), non potevo non realizzare anche i Bignè di San Giuseppe. A Roma (dove io sono nata e vivo), si usa fare questi bignè, grandi , carichi di crema. Insomma, devono essere succulenti , "pieni pieni" :-) 
Il bignè non è altro che pasta choux, ma una particolare attenzione dobbiamo rivolgerla alla frittura, perchè è qui il momento cruciale, dove il bignè deve triplicare di volume svuotandosi completamente al suo interno (così di crema ne  accoglierà tantissima). Poco più sotto, potete vedere la foto dell'interno. Così devono essere! Ma andiamo per gradi:



Ingredienti per circa 11 bignè grandi, o 15 media grandezza:

150 grammi di farina 00 debole 
80 grammi di burro
180 grammi di acqua
20 grammi di latte
un pizzico di sale
un cucchiaio di zucchero
3-4 uova

Inoltre:

Olio per friggere
zucchero a velo



Procedimento: 


In un pentolino mettiamo l'acqua, il latte, il sale , lo zucchero e il burro. Facciamo sciogliere il burro e lo zucchero a fiamma bassa. Quando il tutto si è sciolto togliamo il pentolino dal fuoco e versiamo in un solo colpo tutta la farina. Giriamo velocemente con un cucchiaio di legno e rimettiamo sul fuoco il pentolino, a fiamma un pochino più alta. Continuiamo a girare il tutto fino a quando il composto non diventa una bella palla che si stacca facilmente dalle pareti della pentola, e comincia a sfrigolare formando una patina bianca sul fondo (circa 4-5 minuti).

questo è il risultato finale: palla di impasto compatta e fondo bianco sulla pentola.

Versiamo subito l'impasto in una terrina (oppure potete utilizzare anche la planetaria a velocità minima). Con l'aiuto della fruste elettriche ho lavorato l'impasto per cinque sei minuti fino a quando non si raffredda.

Lavoro l'impasto per raffreddarlo.....

L'impasto tenderà a rompersi in tanti pezzettini, è normale.


Una volta freddo, sempre con l'aiuto delle fruste elettriche (o in planetaria appunto), comincio ad aggiungere il primo uovo, impasto il tutto, fino a quando non sia stato assorbito completamente, solo allora aggiungo il secondo uovo e poi il terzo, solo quando il precedente è stato assorbito.
Ogni volta che inseriamo un uovo, l'impasto tenderà a spezzarsi in tante palline, non vi preoccupate è normale, subito dopo si ricompatterà

Per una buona riuscita della pasta choux, importante è la consistenza finale per questo il quarto uovo, lo emulsiono in un piattino e lo inserisco lentamente. In base al grado di assorbimento della farina potrebbero volerci tutte  e 4 le uova o anche, come nel mio caso, 3 uova e mezzo. La consistenza finale è come quello di una crema pasticcera leggermente più sostenuta. 



Terminato di impastare. lasciamo riposare l'impasto nella ciotola coperta per almeno 15 minuti, nel frattempo mi preparo l'olio.


COTTURA:
Allora, innanzitutto i bignè come molte altri tipi di fritture, devono cuocere a 170 gradi. Se non avete il termometro, calcolate che io ho fritto in un pentolino piccolo (18 centimetri di diametro) dai bordi alti, messo sulla fiamma più piccola della macchina del gas, a fuoco medio. Aspettiamo che l'olio giunga a temperatura (potete provare a mettere un pezzettino di impasto e se frigge , vuol dire che l'olio è pronto). Giunto a temperatura, formo  delle quenelle con l'aiuto di due cucchiai da cucina. Intingo poi la punta di un cucchiaio nell'olio e faccio scivolare la quenelle dell'altro cucchiaio così evito "sbuffi" antiestetici di impasto. Non vi preoccupate per la forma tondeggiante, la prenderà da solo, mano mano che si gonfia in cottura. 


Una volta inserita una quenelle di impasto nell'olio bollente, non toccatela per i primi 2-3 minuti,  poi delicatamente giratela con un cucchiaio ed lasciatela stare per altri due minuti. A questo punto comicnerà a gonfiarsi da sola, lentamente e potete girarla anche  più volte. Il bignè è pronto quando assumerà un bel colore scuro e avrà triplicato di volume, in tutto, se la temperatura è giusta ci vorranno circa 6-7 minuti a bignè.

Una volta cotti scolateli su carta assorbente. Attendiamo che si raffreddino completamente per farcirli.

Se li abbiamo cotti alla giusta temperatura, il risultato finale è quello che si vede in foto. Grandi e vuoti dentro:

Crema pasticcera:

Essendo la crema l'unico ingrediente della farcitura del bignè, ho utilizzato una crema pasticcera professionale, di quelle belle cariche di uova ma anche saporita. Il "re Bignè" ha bisogno della sua "regina", una crema che sia eccezionale.
La crema pasticcera che vi presento ha un procedimento particolare, ma vi assicuro che è più facile di quella classica, più veloce e anche di sicura riuscita.Io non l'abbandono più.


Ingredienti:
400 frammi di latte
100 grammi di panna fresca 
150 grammi di tuorli
150 grammi di zucchero semolato
scorza di limone (e se volete anche un pochino polpa di vaniglia)
20 grammi di amido di mais
20 grammi di farina 00



Procedimento:

In una pentola metto a scaldare il latte con la panna e le scorze di limone. A parte intanto monto bene i tuorli con lo zucchero fino a creare un composto chiaro e spumoso, aggiungo la vaniglia, la farina e l'amido. 





Quando il latte è arrivato a bollore verso dentro il composto di uova zucchero e farina, sicuramente se avete gonfiato bene le uova, il composto salirà subito a galla. A questo punto quindi girate velocemente con la frusta a mano e in pochi secondi la crema si addenserà senza grumi. 



Pronta la crema, versiamola subito dentro una terrina e copriamola con della pellicola a contatto con la superficie della crema stessa, così eviteremo la creazione dell'antiestetica pellicina in superficie. Una volta freddata completamente, possiamo farcire i nostri bignè.

Una volta farciti, spolveriamoli anche di abbondante zucchero a velo

I bignè appunto sono un prodotto fritto, il consiglio è di mangiarli in giornata. Volendo si possono conservare in frigorifero per massimo due giorni, ma il giorno dopo perderanno comunque la loro fragranza. Saranno un pochino troppo morbidi, ma comunque buoni.

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lunedì 16 marzo 2015

PANZEROTTI (CALZONI) FRITTI

Inutile dilungarsi sulla bontà dei fritti. Da me si mangiano raramente ma quelle volte che li faccio, mi ci impegno tanto, sia nel realizzarli, che nel mangiarli...! :-P

Questi sono realizzati con lievito madre, ma potete tranquillamente farli anche con lievito di birra secco o fresco, troverete dosi e procedimento in basso.





Ricetta per circa 10 -12 panzerotti di medie dimensioni:

200 grammi di farina 00 forte w 350(se non avete farina forte 00, potete sostuirla con farina manitoba di buona qualità)
200 grammi di farina 0
100 grammi di semola rimacinata
180 grammi di lievito madre solido a 3 ore dal rinfresco (Oppure: 4 grammi di lievito di birra secco,  7 grammi di lievito di birra fresco)
un cucchiaino colmo di zucchero
un cucchiaino colmo di sale fino
 3 cucchiai di olio extravergine di oliva
200 grammi di latte tiepido
80-100 grammi di acqua tiepida


Per la farcitura:
Passata di pomodoro, cotta velocemente con un cucchiaio di olio evo, uno spicchio di aglio, sale, pepe, e origano.
Prosciutto cotto
Mozzarella/fiordilatte
Scamorza affumicata




Procedimento:

Qualche ora prima metto a scolare la mozzarella.Per quanto riguarda il prosciutto cotto, io preferisco tritarlo, si accorpa meglio alla mozarella. Altrimenti lasciate le fette intere.

Se utilizzate il lievito madre, la mattina presto l'ho rinfrescato e lasciato raddoppiare a 28 gradi (io l'ho messo dentro il forno spento, con lucina accesa. Dopo 3 ore era pronto

Scaldo il latte insieme all'acqua,  se avete un termometro, fate arrivare la temperatura dei liquidi a 26 gradi circa. Altrimenti basterà stiepidirli. 
Dentro la planetaria o in una ciotola capiente, verso metà dell'acqua e del latte tiepidi, lo zucchero e il lievito madre, oppure il lievito di birra. Con il gancio a foglia, faccio sciogliere il lievito fino a formare una schiumetta, aggiungo poi le farine setacciate e continuando ad impastare verso a filo il restante latte e acqua, versatene poco alla volta, in base al tipo di farina, il grado di assorbimento dei liquidi cambia notevolmente. Alcune farine richiedono più acqua rispetto ad altre di pari forza e tipo.

Lasciamo impastare il tutto per almeno 10 minuti, dando modo di sviluppare la maglia glutinica. l'impasto deve presentarsi liscio e compatto.Copro a ciotola con un canovaccio inumidito e lascio riposare l'impasto per 10 minuti.
 Trascorso il tempo di riposo, continuo ad impastare aggiungendo l'olio evo e il sale. Portiamo ad incordatura dell'impasto. In tutto ci vorranno una ventina di minuti ( a mano, qualche minuto in più).
Terminato di impastare, formiamo una palla e mettiamola a lievitare dentro una ciotola leggermente oleata e chiusa con della pellicola. Io lascio lievitare sempre a 28 gradi, quindi dentro il forno spento con lucina accesa. Dobbiamo aspettare il raddoppio dell'impasto, circa 6 ore.


Questo è il risultato finale, un impasto sostenuto ma morbido



Qui l'impasto a raddoppio avvenuto


Al raddoppio avvenuto, rimetto l'impasto sul piano di lavoro, taglio tanti pezzi di pasta del peso di circa 100 grammi (potete farli anche di 80 grammi l'uno). Per ognuno dei pezzi formo delle palline (per vedere come formarle, vi rimando alla "formatura dei panini" Burger Buns), e rimetto a lievitare dentro il forno per altre due ore massimo.



Trascorsa la seconda lievitazione, stendo ogni pallina con l'aiuto di un mattarello, farcisco a piacere, chiudo per bene aiutandomi con una forchetta per schiacciare bene in lembi. lascio riposare un'altra mezz'ora e friggo in olio, profondo e bollente.

Come sempre vi ricordo che, per una buona frittura: 
-Si deve friggere pochi pezzi alla volta per evitare abbassamenti drastici della temperatura dell'olio;
-E' preferibile friggere in pentole piccole e dai bordi alti, così il prodotto può galleggiare senza bruciarsi;
- La temperatura dell'olio deve essere intorno ai 170 gradi per questo tipo di preparazioni, la giusta temperatura per far cuocere anche internamente 
-L'olio di arachidi è l'olio indicato per le fritture, è quello che meglio reagisce alle alte temperature.


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domenica 15 marzo 2015

BOMBOLONI DI PATATE

Ieri per la prima volta ho realizzato i bomboloni di patate. Dire che sono buoni è davvero riduttivo, sono davvero golosissimi e saporitissimi. Facili da realizzare, vi invito a provarli. La ricetta originale l'ho presa da un blog, il seguente In cucina con Elena, anche se, come sempre ho apportato delle modifiche personali, utilizzando una farina 0 e diminuendo la quantità d lievito, per renderli meno pesanti e più digeribili.



Ingredienti  per circa 10 -12 bomboloni:

5 patate piccole a pasta gialla(circa 550 grammi)
farina 0 q.b (circa 600 grammi)dipende anche da quant farinose, sono le patate
2 pizzichi abbondanti di sale
due uova
due cucchiai di olio extravergine di oliva
4 grammi di lievito di birra secco, oppure 12 grammi di lievito di birra fresco

Per il ripieno:
prosciutto cotto
mozzarella
scamorza


Inoltre: 
Olio per friggere, consiglio l'olio di arachide, olio che maggiormente sopporta le alte temperature



Procedimento:

Prima di tutto, vi consiglio di far scolare per bene la mozzarella. Io la metto a scolare anche qualche ora prima. Avevo del prosciutto cotto a pezzi e li ho tritati, nei ripieni mi piace di più il prosciutto tritato grossolanamente. Ho tagliato a tocchetti anche la scamorza affumicata.

Come per gli gnocchi, per prima cosa lessiamo le patate immergendole con tutta la buccia (ben lavate) in abbondante acqua fredda, leggermente salata. Dal bollore, dovremo conteggiare circa 30 minuti (se le patate, come nel mio caso sono piccole, altrimenti  ci vorranno anche 40 minuti di tempo). Trascorsi 30 minuti almeno, infilziamo delicatamente le patate con una forchetta, se affonda per bene, le patate sono pronte.

Scoliamole dall'acqua e schiacciamole con lo schiacciapatate. Io non ho tolto la buccia, facciamo prima e la buccia non passa, per i fori dello schiacciapatate .
Lasciamo raffreddare la purea di patate. 

Una volta raffreddata per bene condiamo la purea con un pizzico abbondante di sale, due uova,l'olio il lievito di birra (se il lievito è quello secco, si può versare direttamente nell'impasto; se invece utilizzate il lievito di birra fresco, scioglietelo in qualche cucchiaio di acqua leggermente tiepida)e infine cominciamo ad inserire la farina. Lavoriamo velocemente il tutto, fino a formare un panetto consistente e liscio. 


Spolveriamo un piano di lavoro con abbondante farina, stendiamo l'impasto, con l'aiuto di un mattarello, fino allo spessore di circa mezzo centimetro. 

Ritagliamo  con una coppa-pasta (il mio è di 8 centimetri di diametro), tanti cerchi, farciamo con un po di prosciutto, mozzarella tagliata a tocchetti e scamorza. Richiudiamo il tutto con un altro disco di pasta.Chiudiamo per bene.


Adagiamo i bomboloni dentro un vassoio sempre infarinato, e mettiamo a lievitare in luogo caldo: io dentro il forno con luce accesa. La lievitazione sarà di circa un'ora e mezza, non lieviteranno tantissimo, ma in cottura si gonfieranno molto.

Riempiamo una pentola dai bordi alti di abbondante olio di semi. Quando l'olio è pronto, versiamo pochi bomboloni alla volta, giriamo spesso per i primi due minuti così il calore dell'olio li farà gonfiare per bene in entrambi i lati.
Una volta cotti, adagiarli su carta assorbente per qualche minuto.

Naturalmente, questo tipo di preparazioni si resta a tante interpretazioni. Possono essere farciti come più vi pace, buono anche con il ripieno tipo degli arancini, ossia carne macinata e piselli. Anche per i formaggi potete utilizzare tutti quelli che più vi piacciono, l'importante è che siano a pasta filata. 

Versione piccola sono ottimati per buffet e aperitivi sfiziosi.

Come sempre vi ricordo che, per una buona frittura: 
-Si deve friggere pochi pezzi alla volta per evitare abbassamenti drastici della temperatura dell'olio;
-E' preferibile friggere in pentole piccole e dai bordi alti, così il prodotto può galleggiare senza bruciarsi;
- La temperatura dell'olio deve essere intorno ai 170 gradi per questo tipo di preparazioni, la giusta temperatura per far cuocere anche internamente 
-L'olio di arachidi è l'olio indicato per le fritture, è quello che meglio reagisce alle alte temperature.


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giovedì 12 marzo 2015

PANE CON FARINA TIPO 2

La farina di tipo due è una farina, dicono semi-integrale. E' davvero buonissima, ma bisogna saperla trattare. Così dopo diversi tentativi, ieri sono riuscita a sfornare una pane davvero leggero, saporito, con una crosta , non molto spessa, ma croccante.
Io naturalmente ho utilizzato il lievito madre, ma potete sostituirlo con lievito di birra secco o fresco (sotto vi metto quantità e procedimento). i risultati saranno un pochino diversi, ma verrà sempre un buon pane fatto in casa.



Ricetta:

400 grammi di farina tipo 2 (io mulino Fratelli D'Emilia)
270 grammi di acqua (290 grammi se utilizzate il lievito di birra)
70 grammi di lievito madre (oppure 6 grammi di lievito di birra fresco ,oppure 2 grammi di lievito di birra secco)
un cucchiaino colmo di sale


Procedimento:

Nel tardo pomeriggio ho rinfrescato il lievito madre. Dopo 4 ore era pronto e ne ho presi 70 grammi che ho sciolto in 100 grammi di acqua prelevati dal totale della ricetta e impastato poi, con 100 grammi di farina tipo 2, sempre prelevati dal totale. Chiudo lo ciotola con pellicola e lascio lievitare per almeno 8 ore a temperatura ambiente. Questo che ho appena fatto è il lievitino. 

Con lievito di birra: se non avete il lievito madre e volete provare con i lievito di birra, basta creare un lievitino con 6 grammi di lievito di birra fresco(oppure 2 grammi di lievito di birra secco) impastati sempre con 100 grammi di acqua e 100 grammi di farina.

Quando mancano due ore al che il lievitino sia pronto, faccio anche l'autolisi della restante farina. Quindi in una ciotola capiente, impasto grossolanamente, con l'aiuto di una forchetta, i restanti 300 grammi di farina tipo 2  con 120 grammi di acqua prelevati sempre dal totale. La farina deve entrare in contatto con l'acqua in modo da diventare umida, ma deve rimanere grumosa (come si vede nella foto qui sotto). Copro la ciotola con un canovaccio inumidito e lascio riposare per due ore.




Trascorso il tempo necessario, prendo il lievitino oramai bello gonfio e pieno di bolle, lo verso in una ciotola capiente e lo sciolgo con la restante acqua questa volta, l'acqua deve essere tiepida, temperatura di circa 26 gradi. Poi aggiungo la farina mischiata due ore prima con l'acqua e impasto il tutto aiutandomi con le pieghe in ciotola, le famose pieghe S&F

Pieghe in ciotola:

L'impasto è molto idratato, per rassodarlo bisogna impastare usando delle pieghe in ciotola ossia: sollevare un bordo della pasta e .....



... ripiegarla verso il centro. Girare un po la ciotola , sollevare un altro bordo della pasta e ripiegarlo verso il centro. 



Giriamo un pochino la ciotola e ricominciamo con la stessa tecnica, fino a quando l'impasto non si è rassodato e lisciato,

Io ho impastato a mano e ci sono voluti circa 15 minuti per ottenere un impasto elastico e compatto. Dopodiché aggiungo anche il sale e impasto per altri due minuti. Potete utilizzare tranquillamente l'impastatrice, naturalmente dovete aspettare che l'impasto raggiunga l'incordatura, ci vorrà sicuramente qualche minuto in meno.

Terminato di impastare, lascio riposare l'impasto dentro la ciotola, per un'ora. In questa ora ogni 15 minuti, faccio solo un giro di pieghe in ciotola. Quindi 4 giri in un'ora. Copro la ciotola con un telo inumidito e faccio di nuovo riposare l'impasto per 20 minuti.


Trascorso l'ulteriore riposo, riprendo l'impasto, lo rigiro su un piano di lavoro leggermente infarinato, e faccio un giro di pieghe a 3. Pirlo l'impasto ossia, lo arrotondo e lo rimetto in ciotola. Dopo 30 minuti ripeto l'operazione con un altro giro di pieghe a 3 e pirlatura. 

Pieghe a tre:

Stendo l'impasto fino a formare un rettangolo, con i lati corti rivolti verso di me. Prendo il bordo della parte superiore e lo piego verso il centro......



...prendo la parte inferiore e la ripiego sopra il primo lembo precedente....



Schiaccio per bene l'impasto e poi prendo il bordo destro e lo porto a sinistra verso il centro.......



Pendo il bordo destro e lo porto verso sinistra fino a coprire il lembo destro. Schiaccio di nuovo e forno una palla.




Lascio Puntare (ossia, riposare) l'impasto per un'ora, poi formo la pagnotta con le Pieghe a fazzoletto, come spiegate in  Panini semi-integrali

Metto la pagnotta così formata (con la chiusura rivolta verso l'alto), dentro un cestino del pane, coperto da un canovaccio abbondantemente infarinato di semola. Chiudo per bene i lembi del canovaccio e metto il pane a lievitare dentro il forno con lucina accesa (questo permette di arrivare a una temperatura interna di circa 28 gradi). Dopo 4 ore il pane era raddoppiato di volume e si presentava ben gonfio. Passo quindi alla cottura.




Accendo il forno a 220 gradi, funzione statica. metto dentro anche un pentolino con mezzo bicchiere di acqua fresca e la teglia dove andrò a cuocere il pane. Una volta giunto a temperatura, tolgo la teglia arroventata e la spolvero di abbondante semola, Ci capovolgo il pane sopra, spolvero la semola in eccesso e pratico dei tagli sulla superficie del pane, inforno e lascio cuocere per 15 minuti. Dopodichè ,tolgo il pentolino con l'acqua e abbasso la temperatura a 200 gradi fino a fine cottura, circa 35 minuti. gli ultimi 10 minuti di cottura apro leggermente lo sportello del forno per far fuoriuscire l'umidità. In questo modo il pane si asciuga un pochino. 


Terminata la cottura, lascio raffreddare il pane poggiandolo su una parete.



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lunedì 9 marzo 2015

SPINACINE (SENZA UOVA)


Dopo i  Sofficini, da tempo mi ero ripromessa di provare anche le Spinacine. Alla fine ci sono riuscita. Il risultato è stato eccezionale, semplici da fare e soprattutto gustose, pur mantenendo la loro leggerezza, in quanto non utilizzato grasso alcuno nell'impasto, nemmeno l'uovo. La ricetta originale è di una mia amica Stefania (che ringrazio di cuore), io ho apportato alcuni cambiamenti come la scorza di limone, che sta benissimo nell'impasto, donando una nota fresca a tutta la preparazione.



Ingredienti per 4 spinacine belle grandi:

450 grammi di petto di pollo
3 cubetti di spinaci surgelati (oppure circa 200 grammi di spinaci freschi e lessati)
sale e pepe
noce moscata 
scorza grattugiata di mezzo limone

Inoltre:

Pangrattato per la impanatura
due cucchiai di olio extravergine di oliva per la cottura al forno


Procedimento:

Per prima cosa, lessiamo gli spinaci, scoliamoli per bene e una volta raffreddati strizziamoli con le mani per eliminare l'eccesso di liquido. 


Prendiamo il petto di pollo, vi consiglio di utilizzarne uno intero, costa meno ed è più facile da lavorare. Pulisco il petto da eventuali nervature e parto grasse, lo taglio a bocconcini e frullo dentro un robot, fino ad ottenere una poltiglia.

Poi frullo anche gli spinaci ben strizzati.

Metto tutto dentro una ciotola e condisco con sale e pepe, grattatina di noce moscata, scorza di limone grattugiata: impasto il tutto. 
L'impasto sarà molto morbido, quindi non avrò problemi nel formare le spinacine. Formo delle polpettine che passo più volte  dentro il pangrattato, poi le schiaccio fino a formare una specie di hamburger sottile un centimetro e mezzo circa.

 Fodero una teglia con della carta da forno e ci verso un cucchiaio di olio. Adagio sopra le spinacine pronte, un altro giro leggero di olio e inforno.

Cuocere a forno già caldo a 180 gradi per circa 20-25 minuti.

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venerdì 6 marzo 2015

BISCOTTI FRIABILI AL MUESLI

Una settimana fa ho acquistato del muesli. Non mi piaceva, anche mio marito non lo vedevo convinto mentre lo mangiava. Così, piuttosto che buttarlo (non amo buttare il cibo), ho preferito provare a fare dei biscotti al muesli. Ho fatto bene! Buoni e friabili, in due giorni sono spariti tutti.



Ingredienti per circa 10 biscotti media grandezza:

150 grammi di muesli
120 grammi farina 0 (oppure semplice farina 00 debole)
un uovo
scorza di arancia candita o semplicemente, scorza grattugiata di un'arancia
90 grammi di zucchero
un pizzico abbondante di sale
20 grammi di granella di nocciole
3 grammi di lievito per dolci
70 grammi di burro


Naturalmente con i biscotti, potete andare anche di fantasia: ad esempio se vi piace, si possono aggiungere all'impasto delle gocce di cioccolato fondente, oppure se li volete ancora più friabili e leggeri, potete sostituire parte della farina con farina di riso (non più di un terzo sul totale) e perchè no, anche il miele può sostituire parte dello zucchero. Insomma potete decidere voi quali ingredienti usare a seconda dei vostri gusti. 



Procedimento:

In un pentolino, metto a sciogliere a fiamma dolce il burro. Una volta sciolto completamente, metto a raffreddare un pochino.

Nel frattempo, in una ciotola sbatto bene l'uovo con lo zucchero e aggiungo a filo il burro ormai tiepido. Poi aggiungo il resto degli ingredienti: la farina, il sale, le scorzette di arancia candita, tagliata a pezzettini, il lievito. Giro il composto accuratamente e solo alla fine aggiungo anche il muesli e la granella di nocciole.

Il risultato finale sarà di un impasto appiccicoso e morbido, ma comunque consistente. 
Avvolgo l'impasto nella pellicola e metto  in frigorifero per almeno due ore. 

Trascorse le due ore di riposo, stendo l'impasto su un piano leggermente infarinato. mi aiuto con un mattarello. Lo spessore finale deve essere di un centimetro e mezzo circa.

Ritaglio i biscotti della forma e grandezza voluta e li metto dentro una teglia foderata di carta da forno.

Faccio cuocere a 170 gradi , forno ventilato, per circa 25 minuti.

I biscotti sono pronti per essere gustati. Il giorno dopo vi assicuro sono ancora più buoni

Metodo di conservazione:

Si conservano per diversi giorni, chiuso bene dentro una scatola di latta oppure dentro bustine per alimenti.











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