lunedì 28 aprile 2014

PANINI SEMI-INTEGRALI MORBIDI, MORBIDI (con esubero)

La farina integrale, come la semola rimacinata,  sono farine "particolari" da lavorare, hanno bisogno di qualche accortezza in più. In famiglia da tempo cerchiamo di mangiare più integrale e allora ecco questo panini oramai collaudati. La presenza del latte è utile per conferire morbidezza ulteriore.E non ultimo, questa ricetta è utile per smaltire esuberi di lievito madre.

Ingredienti:

200 grammi di farina integrale
100 grammi Manitoba
100 grammi di esubero di lievito madre
90 ml latte parzialmente scremato
70 ml acqua
un cucchiaino di malto(o zucchero, o miele)
un cucchiaino di sale
un cucchiaino di olio evo per spennellare la ciotola
semola per spolverare la teglia ed evitare che il pane si attacchi in cottura

-Con questa ricetta vengono circa 5-6 panini da 80-100 grammi l'uno

Procedimento:

L'impasto si può fare tranquillamente sia a mano (come ho fatto io) che con l'impastatrice. In caso si deve usare, per impastare, direttamente il braccio a gancio. Quindi mettere nella ciotola dell'impastatrice l'esubero di lievito madre spezzettato, aggiungere le due farine, il malto e il latte con l'acqua. Impastare per 7-8-minuti  ( a velocità media) , anche a mano si deve impastare per 7-8 minuti, e solo alla fine aggiungere il sale che altrimenti,  se venisse a contatto diretto con il lievito rischierebbe di bloccarne la lievitazione. Mettere l'impasto ottenuto su un piano e stenderlo delicatamente con le mani fino a formare una sorta di quadrato. A questo punto si procede con le pieghe "a fazzoletto" ossia: si prendono gli angoli del quadrato e , sempre delicatamente, senza schiacciare troppo si portano verso il centro, come in foto











Una volta portati tutti e 4 gli angoli verso il centro, si riprendono gli angoli che si sono formati  e li riportiamo di nuovo verso il centro come si vede nelle foto seguenti:





A questo punto si gira l'impasto sottosopra, si pirla leggermente, ed ecco formata una palla, che metteremo a lievitare al calduccio (io, forno spento con luce accesa), dentro un contenitore spennellato di olio evo e chiuso con pellicola, per circa tre ore.




 Gli orari di lievitazione, sono sempre indicativi, dipendono molto dalla temperatura che si ha in casa, per questo, quando fa particolarmente freddo si usa mettere l'impasto a lievitare dentro il forno con luce accesa.Per esempio oggi per me ci sono volute quasi 4 ore di lievitazione, dovete comunque aspettare il raddoppio dell'impasto (consiglio utile: per vedere quando l'impasto è effettivamente raddoppiato, potrebbe tornare utile scattare una foto, prima e dopo così si può fare un raffronto diretto e capire se è lievitato al punto giusto)

1)Questo è l'impasto prima della lievitazione



Questo è l'impasto dopo la lievitazione
















Una volta lievitato capovolgere di nuovo l'impasto su un piano e dividerlo in pezzi da circa 80-100 grammi l'uno e stendere delicatamente, formiamo un'altra volta dei piccoli quadrati  e poi le pieghe "a fazzoletto"(come sopra) per fare delle palline che metteremo dentro una teglia a bordi alti  spolverata di semola, e lievitare nuovamente per altre due-tre ore circa, anche in questo caso, dobbiamo aspettare il raddoppio.

Nella foto qui sotto, ci sono i panini  prima della lievitazione (ho messo un bicchiere al centro della teglia per evitare che la pellicola toccasse il pane con il rischio di attaccarsi, dopo la lievitazione si toglie, naturalmente)















Qui è dopo la lievitazione, come si vede l'impasto è ben raddoppiato.














Mettere in forno statico, già pre-riscaldato a 200 gradi per 20 minuti circa, ed ecco il risultato finale, vi assicuro che sono davvero morbidissssssimi

Come si conserva il pane: una volta cotto lasciatelo raffreddare e poi , personalmente congelo e quando mi serve tiro fuori la mattina e la sera sembra appena sfornato. Altrimenti si può conservare nelle bustine degli alimenti o in un canovaccio ben chiuso.

Un tocco in più: potete aggiungere al primo impasto anche dei semi, io spesso lo faccio, ci stanno bene: il sesamo, i semi di girasole o di lino. Danno un sapore particolare, più ricco e pieno!


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domenica 27 aprile 2014

INSAlATA DI POLPO

 Adoro questo piatto, semplice e fresco,  l'estate lo preparo spesso. Si può usare sia come secondo che come antipasto.

Ingredienti per 3-4 persone:
1Kg di polpo fresco
Due coste di sedano
1 barattolo da 350 grammi (circa) di sottaceto tipo "giardiniera"
Olio Evo q.b
Sale
Limone

Procedimento:
Lavare bene il polpo sotto l'acqua corrente, con un'attenzione in più per le ventose dove spesso rimane depositata la sabbia. 
-Una volta lavato, mettere il polpo dentro una pentola alta piena di acqua fredda insieme a due coste di sedano e portare a bollore. 








Dopo circa 30 minuti salare con poco sale (Consiglio utile:non salare da subito l'acqua , altrimenti durante la cottura,il polpo diventa duro), altro sale ne potrete mettere a piacimento durante il condimento del polpo. Dopo circa 40 minuti provare a tastare con una forchetta  se entra bene nel polpo, allora vuol dire che è pronto.
-Passaggio importante per togliere agevolmente la pelle: A questo punto , spengo la fiamma e lascio il polpo dentro la pentola fino a quando non si stiepidisce, solo così la pelle verrà via facilmente, personalmente non mi piace e nel polpo grosso tolgo anche le ventose.
-Taglio a pezzi e condisco con sottaceti, altro pizzico di sale e succo di mezzo limone
-Si può preparare anche il giorno prima, si mette in frigorifero e mezz'ora prima dell'uso, si tira fuori per stemperare la preparazione.

Una bontà...........


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Marmellata di limoni

Mi hanno regalato moltissimi limoni, non trattati e ora mi sto dedicando a diverse ricette per smaltirli. Una di queste è proprio la marmellata di limoni. La ricetta mi è stata data da una cara amica, Francesca di
http://francynonsolotorte.blogspot.it/ , che ringrazio vivamente, anche se per motivi di tempo ho cambiato alcuni passaggi. Siccome non amo moltissimo i limoni a causa del loro sapore aspro e amarognolo, ho pensato di dimezzare la dose, invece, grazie alla lunga infusione in acqua i limoni si addolciscono, perdono l'amaro caraterristico e  il risultato finale è così buono che mi sono pentita subito di aver prodotto poca marmellata. Bando alle ciance partiamo dagli ingredienti, molto pochi per la verità. 





 Ingredienti: 
1 Kg di limoni non trattati 
700 grammi di zucchero semolato
acqua Q.b



Procedimento:
-Per prima cosa bisogna sterilizzare i barattoli. Possiamo usare anche barattoli già utilizzati in precedenza , l'importante è che siano integri e il coperchio nuovo. Lavo accuratamente i barattoli(io uso un pochino di bicarbonato, utile per togliere eventuali odori sgradevoli), e poi li metto  dritti e aperti in una capiente pentola, in grado di accoglierli tutti, riempio di acqua e porto ad ebollizione, da quel momento lascio passare 30 minuti e spengo il fuoco, lascio  raffreddare i barattoli in acqua e poi posso asciugarli capovolti su un canovaccio pulito, oppure, dentro al forno acceso alla minima temperatura.Personalmente preferisco quest'ultimo metodo, sia perchè veloce sia perchè, leggevo in altri siti, utile per una maggior sterilizzazione dei contenitori.

-Lavare accuratamente i limoni in modo da togliere tutte le impurità trattenute dalla scorza rugosa, volendo si può utilizzare uno spazzolino apposito. Asciugare i limoni e tagliarli a fettine sottilissime, facendo attenzione ad eliminare gli eventuali semi.

-Prendere una ciotola capiente (io ho usato direttamente la pentola dove poi ho cotto la marmellata). Disporre le fettine di limone e coprirle interamente di acqua fresca di rubinetto coprire e lasciare in infusione a temperatura ambiente, per 12 ore. 
-Trascorse le ore cambiare nuovamente l'acqua e metterne di fresca e lasciare di nuovo in infusione per 12 ore (questi passaggi sono importanti, eliminano il sapore apro e amaro caratteristico dei limoni). Lasciare sempre a temperatura ambiente





-AL termina delle 24 ore, scolare le fettine di limone, riporli nuovamente nella ciotola e metterci lo zucchero e girare per bene e lasciare altre 12 ore in infusione



-Dopo 12 ore, ecco il risultato , come si può notare , i limoni a contatto con lo zucchero hanno rilasciato il loro succo e i liquidi trattenuti durante la lunga infusione, che  ci serviranno per la cottura





-Trascorse le ultime 12 ore, mettere direttamente sul fuoco la pentola con le fette di limone, infuse con lo zucchero e l'acqua di vegetazione e cuocere a fuoco medio per circa un'ora , girando di tanto in tanto per evitare che si attacchi sul fondo della pentola.
Lasciare il composto un po morbido per evitare che il limone si cristallizzi indurendo la marmellata. 
Questo è il risultato finale:


-A questo punto se vi piacciono i pezzi grandi, potete tranquillamente inserire il composto così com'è nel barattolo, precedentemente sterilizzato. Oppure, come ho fatto io, ho prima tritato tutto velocemente con il minipimer e poi ho inserito il composto ancora bollente, direttamente nei barattoli. Chiudere con il loro coperchio i barattoli e girare a testa in giù,lasciare i barattoli in questa posizione fino al loro completo raffreddamento  




Ultimo passaggio importante: una volta freddato il composto, mettere , il barattolo in posizione normale, e riporre di nuovo nella pentola dove l'acqua bolle (l'acqua deve arrivare almeno a metà dell'altezza del vaso)e lasciare bollire per almeno altri  30 minuti,e la marmellata è pronta...



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