giovedì 25 giugno 2015

TORTA DI ROSE SALATA CON MELANZANE E POMODORINI SECCHI

Avevo voglia di una cosina sfiziosa e allora mi sono cimentata con una bela torta di rose, salata (si può fare anche in versione dolce, naturalmente). Devo dire che è davvero buona e sfiziosa, ricca di gusto e cremosa, grazie alla presenza del formaggio spalmabile e alla scamorza. 






Ingredienti, per una tortiera da 28/30 centimetri di diametro:

300 grammi di farina tipo 1(oppure va bene anche una buona manitoba)
200 grammi di farina oo caputo blu w260 (oppure farina 0 con almeno 11% di proteine)
140 grammi di latte
110 grammi di acqua
50 grammi di strutto
un cucchiaino di malto
30 grammi di zucchero
un cucchiaino di sale
130 grammi di lievito madre ( a 3-4 ore ore dal rinfresco, al raggiungimento del raddoppio del suo volume)

Inoltre:
un uovo e 3 cucchiai di latte per la superficie.


Per il ripieno:
200 grammi di formaggio spalmabile
erbette aromatiche (io ho utilizzato rosmarino, due foglie di salvia e 5-6 foglie di menta)
250 grami di scamorza
due melanzane media grandezza 
10 pomodorini secchi sottolio


Procedimento per la farcitura:

Il ripieno io l'ho preparato, durante la prima lievitazione della brioche. Ho utilizzato le melanzane viola che preferisco rispetto alle nere classiche, perché dolci e delicate di sapore, per questo non c'è bisogno di metterle sotto sale per eliminarne la parte amara. 
Taglio a fettine sottili le melanzane e le griglio. Una volta grigliate  le aggiusto di sale.

I pomodorini secchi li asciugo dall'eccesso di olio tamponandoli con della carta assorbente e poi, li taglio a pezzettini.

In una ciotolina, insaporisco il formaggio spalmabile con un trito di erbette aromatiche, un pizzico di sale . Taglio anche la scamorza a fettine sottili.


Procedimento per la brioche:

Come sempre io ho impastato a mano ma se volete impastare con la planetaria, l'inserimento e degli ingredienti e il procedimento, sono gli stessi.

In una ciotola capiente, spezzetto il lievito madre, inserisco lo zucchero, il malto e sciolgo tutto con l'acqua fino a formare una schiumetta. Verso poi le due farine setacciate e il latte leggermente intiepidito. Comincio ad impastare per cinque minuti energicamente, fino ad amalgamare tutti gli ingredienti. A questo punto, aggiungo in due volte lo strutto.Quando metto lo strutto, se impastiamo a mano, l'impasto inizialmente tenderà a sfaldarsi tutto, non vi preoccupate, è normale, non demordete, continuate a lavorarlo, vedrete che piano piano comincerà ad assorbire la materia grassa, ricompattandosi. 
Solo quando la prima parte di strutto sarà stata assorbita completamente, aggiungo la seconda parte e continuo a lavorarlo. Infine aggiungo anche il sale. In tutto ci vorranno circa 12-13 minuti per impastare.

L'impasto dovrà presentarsi morbido ma compatto. Formo una palla e metto a lievitare fino al raddoppio, dentro una ciotola chiusa con della pellicola a temperatura ambiente ora che è estate, (di inverno vi coniglio di metterlo dentro il forno spento, con la lucina interna accesa così da creare una specie di camera di lievitazione a 28 gradi circa).

Prima della lievitazione.......


Dopo la lievitazione, a raddoppio avvenuto.


A raddoppio avvenuto, circa 4-6 ore, riprendo l'impasto, lo giro su di un  piano leggermente infarinato, schiaccio con il mattarello fino a formare un rettangolo dello spessore di circa mezzo centimetro o poco meno. Taglio delle strisce di 6-7 centimetri di altezza (in tutto devono uscire 6 strisce di impasto).
  


Su ogni striscia spalmo il formaggio spalmabile insaporito di erbe aromatiche, poi ci adagio, qualche pezzetto di pomodorino secco, le fettine di melanzane, e infine fettine di scamorza.
Richiudo uno dei lembi del lato lungo dell'impasto in modo che non fuoriesca il ripieno durante la cottura, e poi arrotolo la striscia su se stessa, fino a formare una rosa.





Dispongo le rose come in foto, una centrale e il resto intorno , equidistanti tra loro (io avevo una teglia da 24 centimetri di diametro, troppo piccola, le rose devono essere un pochino più distanti tra loro, si uniranno con la seconda lievitazione, per questo vi consiglio di utilizzare una teglia di almeno 28 centimetri di diametro). Mettere in forno spento a lievitare almeno altre due ore (3 in inverno), La tota rdovrà presentarsi con le rose ben lievitate.



Trascorso il tempo della seconda lievitazione, spennelliamo la superficie con dell'uovo e latte sbattuto insieme, e inforniamo a 200 gradi per circa 35-40 minuti. La superficie dovrà presentarsi ben colorita.
Mangiare calda, ma buonissima anche tiepida. Si taglia come una comune torta. 

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lunedì 22 giugno 2015

TORTA DI PESCHE E AMARETTI (DUE TORTE IN UNA)

Eccomi qui con una nuova ricettina appena sfornata. E in estate inoltrata, non poteva mancare una torta di pesche. In realtà come enunciato nel titolo, è una torta che racchiude due torte. Il guscio esterno, è di croccante frolla sablè, che contiene al suo interno, una torta morbida agli amaretti alternata a strati di pesche. In pratica, sembra la versione estiva, della mia Torta cioccolato e arance glassate. Davvero buona, mi piacciono i sapori contrastanti e le diverse consistenze, poi, la rendono una torta speciale. 






Ingredienti per una torta di 26 centimetri di diametro

Per la frolla sablé:

340 grammi di farina 00
200 grammi di burro morbido
un uovo piccolo
100 grami di zucchero
un pizzico di sale


Per la torta interna:

130 grammi di farina 00
40 grammi di fecola di patate
80 grammi di zucchero semolato
50 grami di burro
mezza bustina di lievito per dolci
110 ml di latte
2 uova piccole
mezza bacca di vaniglia
100/130 grammi di amaretti.



Inoltre:
8 pesche noci, media grandezza
2 cucchiai di zucchero semolato
due cucchiai di succo di limone
una decina di amaretti



Procedimento:

Per prima cosa preparo subito la frolla sablè. Sarebbe meglio prepararla la sera prima in modo da farla riposare tutta la notte in frigorifero, questo permette alla frolla di diventare elastica.

 In una ciotola inserisco tutti gli ingredienti:  farina, burro morbido, zucchero, un uovo piccolo e una bella presa di sale (crea un bel contrasto con la nota dolce dello zucchero). Impasto velocemente tutti gli ingredienti, formo una panetto che avvolgo nella pellicola. Metto a riposare la frolla, per almeno 3 ore.

Nel frattempo, lavo e sbuccio 3 pesche, le taglio a tocchetti, non troppo piccoli e li condisco con qualche goccia di succo di limone e due cucchiai abbondanti di zucchero. Verso il tutto dentro un pentolino, aggiungo anche due cucchiai di acqua e faccio cuocere a fiamma bassa per circa 7-8 minuti. Le pesche devono ammorbidirsi un pochino e il liquido, asciugarsi quasi del tutto. Se volete accelerare i tempi, potete anche sostituire con delle pesche sciroppate tagliate a tocchetti, oppure potete utilizzare della buona marmellata di pesche). Lasciamo stiepidire le pesche.

A questo punto preparo la torta interna. In un pentolino, metto a sciogliere a fiamma dolce il burro.

 In una ciotola capiente, con l'aiuto di una frusta a mano, monto un pochino le uova con lo zucchero, aggiungo poi il burro fuso e tiepido, il latte e i restanti ingredienti: bacca di vaniglia, farina, fecola, lievito e infine anche gli amaretti sbriciolati grossolanamente.Il composto deve risultare simile a quello di una comune ciambella dolce.



Non ci rimane che montare la torta vera e propria
In una teglia precedentemente imburrata e infarina, stendiamo la frolla sablè dello spessore  di circa 4-5 millimetri, facciamo salire di poco i bordi anche ai lati della teglia. Bucherello il fondo della torta per evitare che si gonfi in cottura e con la frolla avanzata ho creato un cordoncino da applicare tutto lungo il bordo, per evitare  la fuoriuscita della torta interna che , in cottura, lieviterà un pochino.






Sulla base della frolla, sbriciolo una decina di amaretti poi verso il composto di pesche, zucchero e limone. A questo punto verso sopra, l'impasto della seconda torta e livello delicatamente il tutto. 



Lavo accuratamente le altre pesche e le taglio a fettine sottili con queste, ci decoro la superficie della torta. Spolvero il tutto con dello zucchero  (io, per la superficie, ho utilizzato zucchero di canna, ma va benissimo anche del semplice zucchero semolato).


Scusate per la qualità delle foto, ho inserito (non so come) un effetto : effetto magico. Devo trovare il modo di toglierlo :-D


Cuocere a forno già caldo a 180 gradi per circa 35-40 minuti.

Se riuscite, vi consiglio di mangiarla il giorno dopo. Quando tutti i sapori si sono ben amalgamati tra loro, Sempre che ci riusciate, io non molto hihihiihiihiihi :-P




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domenica 21 giugno 2015

COUS COUS DI VERDURE

La ricetta  del cous cous con verdure  forse non ci crederete mai, ma la trovati anni e anni fa, stampata su una carta telefonica, quando ancora non esistevano i cellulari. All'epoca, si cominciava a trovare il cous cous, nei supermercati più forniti e per la prima volta, conobbi il sapore di spezie come cumino e curry. Insomma mi affidai alla ricetta trovata sulla carta telefonica (anche perchè all'epoca non c'era nemmeno internet e le ricette circolavano, a voce, si tramandavano in famiglia o tramite raccolte , per chi poteva permetterselo)e da quel momento l'ho preparata spesso, facendola "mia".



Ingredienti Per 4 persone:

300 grammi di cous cous precotto
un peperone media grandezza (possibilmente rosso, io ne ho utilizzato uno giallo, ma il rosso dona colore alla preparazione)
una melanzana piccola
due zucchine media grandezza
una carota media grandezza
Una cipolla bianca, grande
200 grammi di ceci lessati
(la ricetta originale prevede anche 300 grammi circa di zucca, che io non ho trovato al supermercato e quindi questa volta l'ho omessa)
Un litro di brodo vegetale
sale
due cucchiaini di cumino
3 cucchiaini circa di curry
olio extravergine di oliva
una cipolla media grandezza


Procedimento:

Per prima cosa prepariamo un brodo vegetale , che può essere realizzato facendo bollire qualche verdure (carota, sedano, cipolla, una patata) dentro un litro di acqua, oppure, semplicemente utilizzando un dado vegetale. L'importante è che, al momento dell'utilizzo, il brodo sia bollente.

In una padella capiente verso 3 cucchiai di olio evo e la cipolla tagliata grossolanamente, comincio a far rosolare a fuoco basso.

Nel frattempo lavo accuratamente le altre verdure e le taglio a dadini. Verso progressivamente, prima il peperone, poi le zucchine, le melanzane e infine i ceci, che sono già lessati. Faccio rosolare il tutto per 6-7 minuti e poi aggiungo gradatamente del brodo vegetale. Aggiusto di sale e insaporisco anche con cumino e del curry.(Nella lista degli ingredienti io ho messo le quantità di spezie che generalmente utilizzo io, ma andate a piacere seguendo i vostri gusti personali). Le verdure devono ammorbidirsi, ci vorrà in tutto una ventina di minuti.

Per quanto riguarda il cous cous io lo cuocio in maniera diversa rispetto alle istruzioni riportate sulla confezione. Il cous cous precotto, si cuoce in cinque minuti e quindi preferisco versarlo direttamente nella padella con le verdure aggiungendo qualche mestolo di brodo bollente. Faccio cuocere il tutto per 5  minuti, poi sgrano con la forchetta e copro facendo riposare per altri 5 minuti. In questo modo il cous cous, assorbirà tutti i sapori delle verdure e delle spezie. E risparmio tempo e pentole. :-)

Altrimenti per cuocere il cous cous seguite le istruzioni riportate sulla confezione e poi lo versate nelle verdure. facendolo riposare due minuti prima di servire.

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venerdì 19 giugno 2015

CIAMBELLINE AL VINO ROSSO

Erano almeno un paio di anni che non realizzavo queste ciambelline al vino. Ieri poi, mi era presa voglia di un dolcino semplice e veloce e mi sono decisa a rifarle. Sono così semplici che quasi mi vergogno a metterne la ricetta sul blog, ma siccome la semplicità non va snobbata anzi, se i risultati come in questo caso sono ottimi, va esaltata! Perchè nella loro semplicità, queste ciambelline meritano: hanno il sapore antico, genuino delle cose buone, friabili anche dopo giorni, grazie, alla presenza di pochi ingredienti, i principali sono: il vino e l'olio. Io ho utilizzato l'olio evo artigianale di produzione familiare che ha conferito un gusto deciso ai miei biscottini. Da non sottovalutare poi, l'anice, che conferisce una nota aromatica alle ciambelle, io ne metto due cucchiaini, il giusto compromesso per me, per esaltarne ancor più il sapore senza sovrastare quello degli altri ingredienti. Insomma, se come me, vi capita di volere un dolcino veloce, buono e senza grandi pretese di realizzazione, questa è la ricetta giusta. 



Per 25 ciambelline circa:
Un bicchiere di olio extravergine di oliva
un bicchiere di vino (rosso oppure bianco)
un bicchiere di zucchero semolato
pizzico di sale
farina 00 Q.B
due cucchiaini di semi di anice (facoltativo)


Inoltre:
zucchero semolato per la superficie dei biscotti




Procedimento:

In una ciotola, versare un bicchiere di olio evo, un bicchiere di vino e uno di zucchero, aggiungiamo anche un pizzico abbondante di sale (ed eventualmente anche l'anice) e cominciamo a  versare la farina. Inizialmente giro l'impasto con una frusta a mano, fino a quando il composto non comincia ad indurire e poi continuo ad impastare con le mani. La consistenza finale dell'impasto è simile a quello della pasta frolla.
Ottenuta la giusta consistenza, lasciamo riposare l'impasto una decina di minuti, coperto da un telo, Poi lo riprendiamo e formiamo le ciambelline che passeremo mano mano nello zucchero semolato .

Disporre le cimabelline zuccherate su una teglia foderata di carta da forno a distanza l'una dall'altra .

Cuocere i biscotti a forno già caldo a 190 gradi  funzione ventilata, per circa 25 minuti. Sono pronti, quando la superficie comincia a colorire.

Note: c'è chi, per alleggerire il sapore, sostituisce l'olio evo con olio di semi oppure con olio di riso. Sicuramente saranno buoni, io preferisco comunque l'olio extravergine di oliva che non disgusta mai. 

Altra sostituzione, che invece si può fare per donare un sapore deciso e maggior friabilità, è lo zucchero di canna al posto dello zucchero semolato. Ma vi consiglio di utilizzare zucchero di canna fine e non quello a granuli, altrimenti renderà difficile la lavorazione dell'impasto e l'amalgama di tutti gli ingredienti.




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giovedì 18 giugno 2015

PANINI ALL'OLIO MORBIDI MORBIDI

Ed ecco anche i panini all'olio. Buoni, morbidi morbidi e semplici da realizzare. Io poi ho utilizzato l'olio che producono in famiglia e quindi il sapore è davvero speciale. Come sempre uso il lievito madre, ma ho messo anche le dosi e procedimento per farli con lievito di birra.Vi consiglio di provarli, sono davvero semplici. Vi assicuro, non li comprerete, più più...!



Ingredienti per circa 8 panini da 100 grammi l'uno:

250 grammi di farina tipo 1(potete sostituire con della buona farina Manitoba)
200 grammi di farina 00 caputo Blu W 260/280 (altrimenti potete sostituire con farina 0 con almeno 11% di proteine)
110 grammi di lievito madre solido, a 4 ore dal rinfresco (oppure 6 grammi di lievito di birra fresco, o 4 grammi di lievito secco)
250 grammi di acqua a temperatura ambiente (220 grammi se utilizzate il lievito di birra fresco o secco, eventualmente aggiungerete mano a mano altra acqua mentre impastate, in caso di necessità)
50 grammi di olio extravergine di oliva
un cucchiaino abbondante di sale
5 grammi di malto in polvere




Procedimento:

Come sempre io ho impastato a mano, perchè davvero semplici da realizzare e non richiedono particolari attenzioni, ma se volte, potete utilizzare la planetaria seguendo lo stesso procedimento.

In una ciotola capiente, faccio sciogliere il lievito madre con il malto e 130 grammi di acqua, prelevati dal totale. Aggiungo poi le farine, l'olio e la restante acqua.
Impasto il tutto velocemente per massimo 5 minuti. Copro la ciotola con un telo inumidito e lascio riposare l'impasto per 30 minuti.



Trascorso il tempo di riposo, verso nell'impasto il sale e continuo ad impastare energicamente per altri 5 minuti. Devo ottenere un panetto liscio ma anche morbido (come si vede in foto). Formo una palla e metto a lievitare in una ciotola leggermente unta di olio e chiusa poi con pellicola. Lascio lievitare a temperatura ambiente ( di inverno vi consiglio di mettere l'impasto dentro il forno spento con luce accesa, per raggiungere i 28 gradi, temperatura ideale per molti lievitati) fino al raddoppio, circa 4-6 ore.

Questo è il risultato finale: un impasto morbido ma sostenuto.


Qui prima della lievitazione.....


Qui dopo la lievitazione a raddoppio avvenuto.


A raddoppio avvenuto, rigiro l'impasto su un piano di lavoro leggermente infarinato. Schiaccio l'impasto con le mani per eliminare l'aria e taglio pezzi di circa 100 grammi l'uno.

Formatura dei panini:
Per ogni pezzo di impasto, schiaccio nuovamente con le mani, fino a formare un rettangolo. Arrotolo l'impasto partendo da un lato corto. 




Poi rigiro il cilindro di 90 gradi in modo da ritrovarmi con i lati corti verso di me e la chiusura deve trovarsi verso l'alto(come in foto). 


Schiaccio  e arrotolo nuovamente su se stesso. Formo una pallina , proseguo così con ogni pezzettino di impasto. Poi lascio riposare le palline per 20 minuti.


Trascorso il tempo di risposo, riprendo ogni singola pallina, lo schiaccio nuovamente, fino a formare un rettangolo e avvolgo di nuovo su se stesso cercando di stringere bene, i panini così formati, li metto a lievitare, dentro una teglia, foderata alla base di carta da forno leggermente spolverata di semola rimacinata. Copro la teglia  con un telo umido e ben steso. Lascio lievitare i panini fino al raddoppio circa due ore.

Cuocere i panini a 200 gradi a forno statico, massimo 15-20 minuti. Attenzione: la prima volta li ho lasciati circa 30 minuti e sono venuti un pochino troppo duri. I panini all'olio invece devono rimanere morbidi morbidi, quindi appena la superficie comincia a colorire e sono trascorsi almeno 15 minuti, possiamo sfornare e far raffreddare.


Per chi volesse utilizzare il lievito di birra: basterà sciogliere il lievito in 50 grammi di acqua (prelevati dal totale) e impastati poi con 70 grammi di farina (manitoba o farina tipo 1). Coprire la ciotola con della pellicola e lasciare lievitare per 4 ore. Poi proseguire come da ricetta, Attenzione anche ai tempi di lievitazione che, con il lievito di birra fresco o secco, potrebbero variare, in genere sono un pochino più veloci rispetto ai tempi del lievito madre. 



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mercoledì 17 giugno 2015

FOCACCIA DOLCE CON CILIEGIE


E finalmente mi sono tolta un'altra curiosità. Da diverso tempo volevo preparare la focaccia dolce e alla fine mi sono decisa. Essendo la prima volta che realizzavo una prodotto simile, ho preferito affidarmi ad altre ricette "collaudate", ma, girando per il web, ho trovato diverse ricette che non mi convincevano, sia per la presenza di tante uova sia, a volte, per la presenza anche del burro. La mia perplessità nasceva dal fatto che la focaccia classica non ha burro e nemmeno le uova, altrimenti diventa una brioche a forma di focaccia. Per questo alla fine ho optato per la ricetta di Gaia de Marchese (QUI), l'unica secondo me che presentava il buon compromesso tra la ricetta di una classica focaccia, con la dolcezza di una brioche. Naturalmente, inutile dirlo, io come il mio solito, ho cambiato alcuni passaggi e ingredienti, come la scelta delle farine ( e di conseguenza, anche l'idratazione dell'impasto). Il risultato è davvero ottimo, perchè appunto, sembrerà di mangiare una classica focaccia si, ma leggermente dolce. La presenza delle ciliegie, poi, farà il resto!






Ingredienti per un teglia da 30 centimetri di diametro:

100 grammi si semola rimacinata
120 grammi di farina 0 (11% proteine)
80 grammi farina di segale integrale
un uovo
80 grammi di zucchero semolato
pizzico di sale
60 grammi di lievito madre a 4 ore dal rinfresco
260/270 grammi di acqua

Inoltre
250 grammi circa di ciliegie
olio extravergine di oliva per la superficie

Procedimento:

Come sempre, io ho impastato a mano, ma potete tranquillamente impastare con la planetaria, seguendo lo stesso procedimento.

In una ciotola capiente ho spezzettato il lievito madre, sciolto insieme a 100 grammi di acqua, prelevati da totale. Io mi sono aiutata con una frusta a mano, in modo da far incorporare aria al lievito. Aggiungo poi l'uovo e lo zucchero e miscelo sempre con l'aiuto della frusta. 

Aggiungo poi le farine e la restante acqua e impasto il tutto velocemente per cinque minuti. Copro la ciotola con un telo inumidito e lascio riposare per 30 minuti.

Trascorso il tempo di riposo, riprendo l'impasto ci aggiungo anche il pizzico di sale e lavoro ancora per altri 3-4 minuti. L'impasto risulterà molto idratato, quindi ho cercato di fare delle pieghe in ciotola (per cercare di dare un pochino di incordatura e struttura) aiutandomi con una spatolina.
(Per le pieghe in ciotola, vi rimando al video tutorial: QUI).



Copriamo La ciotola con della pellicola e lasciamo riposare il tutto per due ore, poi mettiamo l'impasto in frigorifero per almeno 8 ore, io l'ho lasciato 10 ore.

La mattina seguente, ho tirato fuori l'impasto dal frigorifero e lasciato acclimatare per due ore circa. Poi ho rigirato l'impasto dentro una teglia da pizza, unta di olio extravergine di oliva. Ho steso l'impasto con le mani e messo di nuovo a lievitare sempre a temperatura ambiente,  fino al raddoppio, circa altre due ore.
Una volta lievitata per bene, inserisco sulla superficie, le ciliegie private del nocciolo e tagliate a metà, un giro di olio  e infornata a forno già caldo.






Cuocere a 220 gradi per circa 25-30 minuti, funzione statica. A cottura quasi terminata, spolvero la superficie della focaccia con dello zucchero semolato, che formerà una bella crosticina croccante. 

Per chi volesse realizzare questa focaccia con lievito di birra: basterà sciogliere 4-5 grammi di lievito di birra fresco (oppure 2-3 grammi di lievito di birra secco), nell'acqua al posto del lievito madre e continuare come da procedimento. Unica accortezza è: inziare con qualche grammo in meno di acqua, circa 30 grammi in meno. All'occorrenza potrete aggiungere mentre impastate. Dipende molto anche dal tipo di farine utilizzata. Attenzione anche ai tempi di lievitazione che potrebbero velocizzarsi un pochino rispetto all'utilizzo del lievito madre.

Davvero buona!

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domenica 14 giugno 2015

COURONNE BORDELAISE (Pane Francese)


Quello che vi presento oggi è una pane rustico di origine francese, bello da vedere e buono da mangiare. Il pane si presenta con una mollica, compatta ma molto leggera e saporita, mentre la crosta non è troppo spessa. Adatto da mangiare in semplicità oppure, perché no, condito con olio evo, pomodorini e basilico fresco. Una delizia :-)

Per la ricetta ho unito modi, procedimenti di due ricette che più mi piacevano: La ricetta di L'ingrediente perduto con la ricetta della bravissima Maria teresa






Pre-fermento:
75 grammi di lievito madre
100 grammi di farina integrale di grano tenero
100 grammi di semola
225 grammi di acqua


Impasto finale:
300 grammi di farina 0
100 farina integrale di grano tenero
100 grammi di semola rimacinata
225 grammi di acqua
 un cucchiaino di malto
10 grammi di sale

Inoltre
 Facoltativo: semi di papavero per decorare 




La sera prima, preparo il pre-fermento. In una ciotola sciolgo il lievito madre con l'acqua e impasto il tutto con la farina aiutandomi con una forchetta, in quanto l'impasto rimane molto morbido e appiccicoso. Chiudo la ciotola con della pellicola e lascio lievitare per circa 10-12 ore a temperatura ambiente (io metto a lievitare dentro il forno spento e luce spenta,ora che fa caldo. L'inverno accendo la luce interna del forno). Il pre-fermento deve presentarsi ben lievitato, con tante bollicine in superficie.

Come si presenta il prefermento dopo 12 ore circa di lievitazione.


Il giorno dopo, pronto il pre-fermento, passo all'impasto definitivo.

In una capiente ciotola, verso tutto il pre-fermento e  il malto e sciolgo con 190 grammi di acqua. Aggiungo poi le restanti farine e la restante acqua. Impasto il tutto velocemente per 5-6 minuti. Terminato copro la ciotola con un telo inumidito e lascio riposare l'impasto per 30 minuti.

Trascorso il tempo di riposo, verso il sale e continuo ad impastare con delle pieghe in ciotola, per far incordare, l'impasto (per le pieghe in ciotola, vi rimando al video nella apgina dei Tutorial: QUI). Ci vorranno altri 5 minuti. L'impasto deve presentarsi ben sodo e compatto.

Terminato di impastare, lascio riposare l'impasto per un'ora, coperto da un telo bagnato. Poi lo rigiro su un piano leggermente infarinato e faccio un giro di pieghe nel seguente modo:


1) Con l'aiuto di un mattarello schiaccio l'impasto a forma di rettangolo, porto i due lati corti verso il centro fino a farli combaciare......


2) poi, prendo uno dei due lati e lo rigiro nuovamente sull'altro....


3)Rigiro l'impasto di 90 gradi , schiaccio di nuovo un pochino con il mattarello.....


4)e ricomincio con un secondo giro di pieghe. Porto il lato corto superiore verso il centro.....


5)Porto anche il lato corto inferiore verso il centro fino a farlo combaciare con quello superiore....


6)e poi sovrappongo l'uno sull'altro. Formo una palla (pirlatura) e metto dentro una ciotola.





Copro di nuovo la ciotola e lascio lievitare per due ore.
Riprendo l'impasto lo capovolgo su un piano infarinato e divido in 9 parti ( dovranno pesare circa 130 grammi l'uno, la nona parte dovrebbe pesare sui 200/220 grammi).




Formatura del pane:

Copro una teglia di 26 centimetri di diametro con un canovaccio. Lo infarino abbondantemente, in mezzo metto una ciotola di 10 centimetri di diametro leggermente oleata ai bordi.

Con l'aiuto del mattarello , stendo il panetto di impasto che pesa di più, lo stendo fino a circa 3-4 mm di spessore e lo depongo sulla ciotola centrale oleata, stendendolo un pochino fino al fondo della tortiera ma senza arrivare ai lati.



Con Gli altri 8 panetti, formo dei panini tondi e li metto tutto intorno ai lati. Incido la parte centrale dell'impasto come in foto, in modo che ad ogni pallina corrisponda un triangolo di impasto.



Io ho spolverato le palline con dei semi di papavero (volendo si può omettere), e poi ci ho girato sopra i triangoli in modo da chiudere il tutto. Tolgo la ciotola centrale e metto a lievitare il pane, dentro il forno spento,  fino al raddoppio, circa 2-3 ore (dipende molto dalla temperatura). 















Quando il pane è pronto, accendiamo il forno a 230 gradi, funzione statica. Dentro mettiamo anche un pentolino dove poi andremo ad inserire mezzo bicchiere di acqua, che formerà vapore.Nel frattempo rigiriamo sottosopra il pane sopra una teglia foderata di carta da forno.
Quando il forno ha raggiunto la temperatura aggiungiamo l'acqua nel pentolino e subito anche il pane.
Cuocere a 230 gradi per i primi 15 minuti, poi togliamo il pentolino di acqua e abbassiamo la temperatura a 220 gradi per altri 10 minuti. Infine abbassiamo ancora la temperatura a 200 gradi fino e fine cottura.
In tutto ci vorranno circa 35 minuti.
Appena cotto, sfornare il pane e poggiarlo su una parete fino a  completo raffreddamento.



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