sabato 25 aprile 2015

CIAMBELLA DI RICOTTA E FRAGOLE CON GLASSA AL LIMONE

A volte ho voglia di dolci semplici, ma non per questo meno gustosi. Così stamani, trovandomi con tante fragole ho deciso di fare questa ciambella  morbida morbida, (grazie alla presenza della ricotta nell'impasto), con fragole. Ma l'ho poi arricchita di una glassa al limone, che si sposa bene con la frutta e quindi anche con le nostre fragole, protagoniste di questi mesi primaverili.



Ingredienti per uno stampo di 18/20 centimetri di diametro:
2 uova media grandezza (oppure 3 uova piccole)
170 grammi di zucchero
130 ml di olio di semi(o ancora meglio, olio di riso)
100 grammi di ricotta vaccina
200 grammi di farina 00 debole
70 grammi di farina di riso
un bicchierino di liquore (possibilmente limoncello)
8 grammi di lievito per dolci (=1/2 bustina )
scorza grattugiata di un limone
300 grammi di fragole


Per la glassa:
100 grammi di zucchero a velo
succo di limone q.b

Inoltre:
6-7 fragole per decorare



Procedimento: 


Per prima cosa lavo accuratamente le fragole e le metto a scolare, qualche minuto. Poi le asciugo per bene con carta assorbente e le taglio a pezzettini piccoli. Una volta tagliate, le infarino leggermente (in questo modo tenderanno a rimanere in mezzo all'impasto senza cadere tutte sul fondo della torta).


In una terrina, con l'aiuto delle fruste elettriche (o frusta a mano), monto per bene lo zucchero con le due uova, devo ottenere un bel composto spumoso, aggiungo poi l'olio di semi,il liquore, la scorza di limone e la ricotta vaccina. Continuo a miscelare con le fruste così la ricotta verrà incorporata per bene all'impasto che deve diventare cremoso e privo di grumi. Infine verso le due farine e il lievito.

A questo punto con una spatola incorporo anche le fragole dopo averne eliminato l'eccesso di farina. Giro delicatamente e verso il composto dentro lo stampo imburrato e infarinato. 

Essendo un impasto leggermente più sostenuto rispetto ad una classica ciambella, con la spatola lo livello delicatamente in modo da essere sicura di aver riempito per bene tutti gli spazi dello stampo.

Questa è la consistenza finale dell'impasto.




Inforno a forno già caldo a 170 gradi, funzione statica per circa 35/40 minuti. Dopodiché per essere sicuri che il dolce sia cotto, passiamo alla famosa prova stecchino.

Lasciamo raffreddare completamente il dolce e lo rigiriamo nel piatto di portata. 
A questo punto posso prepararmi anche la glassa al limone.
In una ciotolina verso lo zucchero a velo e aggiungo qualche goccia di limone, dobbiamo procedere come fosse una glassa reale, quindi giriamo bene il composto e se serve aggiungiamo poco alla volte altre gocce di succo di limone. Dobbiamo ottenere una crema molto densa come si fede nella foto qui sotto.




Tagliamo qualche fragola a metà disponiamole sulla superficie e ricopriamo con la glassa al limone, se volete ci sta bene anche una bella spolverata di zucchero a velo.

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martedì 21 aprile 2015

MEZZE MANICHE CON PESTO DI MANDORLE,NOCI, BASILICO E POMODORINI

Ecco una pasta che mi ricorda l'estate, non solo nei sapori, ma anche perchè, il condimento si prepara praticamente a crudo. E' talmente facile da realizzare, che non ho messo foto dei vari passaggi. Nonostante la semplicità di esecuzione, vi assicuro che è davvero buona. Il condimento ricorda il pesto alla trapanese, anche se qui ci sono delle varianti. E tante, volendo se ne possono creare, a voi decidere quale più vi piace.



Ingredienti per due persone:
200 grammi di pasta (secondo me per questo tipo di condimento, va bene qualunque formato corto)
15 foglie di basilico
10 mandorle
4 noci
uno spicchio di aglio
4 cucchiai di olio extravergine di oliva
5-6 pomodorini pachino, altrimenti 3 pomodori da sugo
un cucchiaio abbondante di pecorino o parmigiano 

Procedimento:
Lavo accuratamente le foglie di basilico e le tampono con un foglio di carta assorbente per eliminare l'eccesso di acqua. Le trito finemente con un robot, insieme all'aglio, alle mandorle, noci e 3-4 cucchiai di olio.Il risultato deve essere un composto semi-cremoso (aggiungeremo acqua di cottura della psta in seguito evitando eccesso di grassi)


A parte lavo i pomodorini, incido la base e li tuffo in un pentolino dove bolle l'acqua, dopo 5 minuti massimo li scolo e li privo della buccia. A questo punto personalmente, li ho tagliati a pezzettini e messi dentro una terrina, dove ho aggiunto anche il pesto di basilico , mandorle e noci. Aggiungo un cucchiaio di pecorino. varianti: volendo potete 1) una volta pelati i pomodori, cuocerli velocemente con un filo di olio e pizzico di sale e creare una salsa

 2) oppure potete utilizzare direttamente dei pelati che cuocerete sempre con un filo di olio e un pizzico di sale, come stessimo preparando un classico sugo veloce e poi unirci il pesto. Il risultato sarà una pasta leggermente più sugosa, ma deliziosa comunque!


Lesso la pasta e mi tengo da parte qualche cucchiaio di acqua di cottura da aggiungere, al condimento se risultasse troppo secco. Scolata la pasta velocemente, verso dentro la terrina, condisco il tutto, altra spolverata di pecorino e servire. 
E Buon appetito :-)

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sabato 11 aprile 2015

TRECCIA RUSSA

Era da un po che volevo realizzare questa brioche particolare. Infatti, sembra una brioche sfogliata, e invece è semplice pasta brioche. Inutile dire quanto sia buona!
 Come sempre io l'ho realizzata con lievito madre, ma vi metto le dosi e procedimento per farla anche con lievito di birra. La mia è farcita nella maniera più semplice e tradizionale, ossia con burro e zucchero semolato e vi assicuro  che è proprio una buona farcitura, ma volendo siete liberi di utilizzare anche della crema spalmabile alla nocciola, oppure crema pasticcera e gocce di cioccolato o perché no, della marmellata di buona frutta. A voi la scelta.



Ingredienti:

350 grammi di farina per brioche (da sostituire volendo con farina manitoba oppure farina 0 con 11% di proteine)
150 grammi di farina 00 W 260
150 grammi di lievito madre rinfrescato per due volte consecutive(oppure 8-10 grammi di lievito di birra fresco, oppure 4 grammi di lievito secco)
60 grammi di zucchero 
70 grammi di burro a pomata
2 uova
100 ml latte
100 ml acqua
bacca di vaniglia
pizzico di sale
un cucchiaino di malto

Per la farcitura tradizionale:
circa 70 grammi di burro morbido
zucchero semolato
zucchero a velo






Procedimento:

Come per tanti altri tipi di brioche anche in questo caso per dare più spinta in lievitazione, ho rinfrescato il lievito madre per due volte consecutive. La prima volta alle 13.00, la seconda volta a distanza di 4 ore alle 17.00. Alle  21.00 il lievito era pronto e ben in forza.

Una volta pronto dunque, prelevo il lievito madre che mi serve e lo spezzetto nella ciotola (questa volta ho impastato a mano, ma il procedimento è identico se utilizziamo la planetaria). Verso metà del latte e acqua intiepiditi leggermente, insieme alla bacca di vaniglia che poi tolgo. Aggiungo anche un cucchiaino di malto e lo zucchero. Sciolgo il tutto velocemente fino a formare una schiumetta, poi verso le Due farine setacciate e la restante parte di acqua e latte e inizio ad impastare energicamente per 10 minuti. L'impasto deve presentarsi, ben sodo, liscio ed elastico(come  foto qui sotto). 

Nota:Molto spesso consiglio, come in questo caso, di aumentare eventuale quantità di liquidi, (acqua e latte) in caso di difficoltà nell'impastare. Infatti ogni tipo di farina ha un grado di assorbimento dei liquidi, diverso. Quindi se vedete che l'impasto è troppo duro, aumentate piano piano acqua e latte mentre impastate, fino ad ottenere la giusta consistenza. Sempre meglio partire con meno liquidi ed aggiungerli all'occorrenza, piuttosto che aggiungere farina.)



A questo punto a parte miscelo le uova tra loro (senza montarle) e le inserisco nell'impasto in due volte. Prima di inserire la seconda parte di uova, dobbiamo aspettare che la precedente sia stata completamente assorbita. A mano devo dire che ci vuole forza e pazienza ma i risultati ripagheranno credetemi.
Una volta assorbite completamente le uova, aggiungiamo sempre in due volte, il burro e con l'ultima parte di burro inseriamo anche il sale. In tutto a mano, ci sono voluti 30 minuti buoni di forza e pazienza. L'impasto finale deve presentarsi, liscio, sodo ma non durissimo. 

Formiamo una palla , mettiamo dentro una ciotola chiusa con pellicola e lasciamo lievitare tutta la notte o almeno per 5-6 ore. L'impasto deve triplicare.

Prima....


Dopo lievitazione.



Formatura della treccia:

La mattina seguente riprendo l'impasto, lo rigiro su un piano di lavoro leggermente infarinato, stendo con il mattarello fino a formare un rettangolo dello spessore di circa mezzo centimetro. Spalmo su tutta la superficie abbondante burro e spolvero con 2-3 cucchiai di zucchero. Arrotolo l'impasto su se stesso, partendo da un lato lungo.





Per prima cosa, da una delle due estremità del rotolo taglio una fetta di circa 3 centimetri si spessore e metto da parte, mi servirà per chiudere la treccia alla fine.





Poi, con un buon coltello, taglio per lunghezza, il rotolo a metà lasciando intatta sempre per circa 3 centimetri di spessore (foto 1-2), l'altra estremità, che prendo e giro sottosopra,  in modo da fargli fare un giro su se stessa(foto 3-4). In questo modo abbiamo formato una specie di fiore all'estremità del rotolo(foto 4).

1)


2)


3)


4)




Delicatamente, comincio a formare una specie di treccia, incrociando i due lembi del rotolo, non troppo stretti. Arrivata alla fine, inserisco di traverso la parte di rotolo che avevo tagliato all'inizio e messo da parte,  ci avvolgo introno la parte finale della treccia. In questo modo è come se avessimo formato un altro fiore e chiudere l'altra estremità della brioche.



Ora la brioche dovrebbe lievitare dentro una stampo da plumcake, con questa dose però viene comunque una treccia abbastanza lunga e nello stampo classico non entra. Quindi personalmente, ho dovuto farla lievitare dentro una teglia della giusta lunghezza, ma, per evitare  che si sformasse in lievitazione, ho messo due pesi ai lati, dietro la carta da forno, così da aiutare la forma a mantenersi intatta. Ho lasciato lievitare la brioche dentro il forno spento per un'altra ora e mezzo, 



Trascorsa la seconda lievitazione, accendo il forno a 180 gradi funzione statica. Quando è arrivato a temperatura, inserisco la brioche a metà altezza. Ci vorranno circa 35-40 minuti. E' pronta, quando la superficie si presenta bella brunita.

Una volta sfornata, attendere che si raffreddi un pochino e spolveriamo di zucchero a velo. 

Come per la maggior parte dei lievitati, anche questa brioche non si conserva per lungo tempo. Il mio consiglio personale, per averla sempre fresca e fragrante, è tagliare a fette la brioche, quando è fredda e congelarla. All'occorrenza si lascia scongelare a temperatura ambiente , tipo la sera prima e poi la mattina successiva si passa due minuti al forno. Tornerà fragrante come appena sfornata.



Per chi volesse realizzare la brioche con lievito di birra o lievito secco:
3 ore prima di impastare la brioche, sciogliamo il lievito secco o lievito di birra in 100 grammi di acqua e latte miscelati insieme e stiepiditi, con un cucchiaio di zucchero e 100 grammi di  farina manitoba (o farina per brioche), il tutto naturalmente, prelevato dal totale degli ingredienti. 
Trascorse le tre ore, il lievitino si presenterà ben gonfio e con delle bolle al suo interno. A questo punto procedete normalmente come da ricetta.


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Realizzata da voi:

Questa è la versione con gocce di cioccolato realizzata da Michele Anna Maria Bonfitto. i miei complimenti ;-)












domenica 5 aprile 2015

CASATIELLO SFOGLIATO

Ecco l'ultima preparazione per questa Pasqua:il casatiello si, ma sfogliato. L'idea mi è venuta girovagando  nel gruppo di Facebook, dedicato alla lievitazione di Salvatore Kosta e poi Qui e da lui ho preso l'idea della sfogliatura. Come sempre però ho rimaneggiato un pochino la ricetta seguendo le mie (poche) conoscenze personali. Il Risultato è eccezionale sia nell'aspetto, che nel sapore. La ricetta oltremodo è facile da realizzare e io h impastato tutto a mano. Ordunque ve la presento subito .


Per una tortiera di 26/28 centimetri di diametro:

160 grammi di lievito madre a 4 ore dal rinfresco 
300 grammi di farina w 350
300 grammi di farina 0 w 280 (una farina che abbia almeno 14% di proteine, come la farina 0 per pizza dell'eurospin)
310 grammi di acqua
 un cucchiaino abbondante di sale
un cucchiaino di malto
strutto 180 grammi circa (50 grammi da mettere nell'impasto, il resto per la sfogliatura)
100 grammi circa di salumi misti tagliati a tocchetti (io ho messo salame, pancetta)
70 grammi circa di formaggi tagliati a cubetti (io ho messo: groviera e provolone piccante)
2-3 cucchiai di pecorino grattugiato
pepe q.b

Inoltre:
tuorlo per spennellare la superficie, e strutto da spalmare nella teglia dove andremo a cuocere.

Se volete realizzare questo casatiello con il lievito di birra: sciogliete 6-7 grammi di lievito di birra in in 50 grammi di acqua e 50 grammi di farina w 350, prelevati dal totale. Lasciate riposare il lievitino ben coperto, per 4 ore e poi procedete come da ricetta. Consiglio solo di aggiungere nell'impasto qualche grammo in meno di acqua (circa 20 grammi) se servono, farete sempre in tempo ad aggiungerli durante l'impasto degli ingredienti.


Procedimento:
Mentre attendiamo l'ultima ora che sia pronto il lievito madre (o lievitino), facciamo l'autolisi delle due farine: in una contenitore capiente, versiamo quindi le due farine e le mischiamo grossolanamente per massimo un minuto con 280 grammi di acqua prelevati dal totale. Copriamo la ciotola con un telo inumidito e lasciamo riposare.(Per chi usa il lievito di birra, avendo già utilizzato 50 grammi di acqua e 50 grammi di farina per il lievitino, le dosi dell'autolisi, saranno proporzionalmente diminuite).

Il procedimento è uguale sia a mano che in planetaria. Quando è pronto il lievito madre, mettere nella ciotola gli ingredienti nel seguente modo: prima la farina dell'autolisi, poi il lievito madre spezzettato (o lievitino con lievito di birra), il malto e per ultimo la restante acqua. Impastiamo il tutto per 10 minuti abbondanti, poi aggiungiamo il sale e impastiamo per due minuti e infine i 60 grammi di strutto inseriti in tre volte. Ad ogni inserimento, impastiamo fino a completo assorbimento della materia grassa, prima di aggiungerne dell'altra. 


Terminato di impastare, formiamo una palla e mettiamo a lievitare l'impasto ben coperto con pellicola per due ore (io l'ho messo nel forno spento, con luce accesa).

Trascorse le due ore, riprendiamo l'impasto e mettiamolo su un piano di lavoro leggermente infarinato. Stendiamo l'impasto a forma di rettangolo dello spessore circa di  un centimetro o poco meno. I lati corti rivolti verso destra e sinistra (i lati lunghi dunque verso di noi). Passiamo alla sfogliatura veloce, con pieghe a 4.

Sfogliatura:
Steso l'impasto a rettangolo, con lati lunghi verso di noi, spalmiamo un pochino di strutto, circa 30 grammi, su tutta la superficie, evitando solo un centimetro dai bordi. Spolveriamo anche con un pochino di pecorino grattugiato e  grattata di pepe nero. Portiamo poi il lato corto alla nostra destra, verso il centro e il lato corto alla nostra sinistra, anch'esso verso il centro, fino a combaciare con il lato destro.

1) lato dentro, verso il centro

2) lato sinistro, verso il centro, fino a combaciare con il lato destro.

 Prendiamo poi uno dei lati corti e come fosse un libro, ripieghiamolo sopra l'altro.


Giriamo il panetto di 90 gradi, in modo che la chiusura (quella che nella foto qui sopra, sta alla vostra sinistra) si trovi verso l'alto (rispetto a noi) e stendiamo di nuovo con il mattarello,  in modo da ritrovarci al punto di partenza. Stendiamo di nuovo, solo lo strutto e ripieghiamo come spigato in precedenza.
Alla fine del secondo giro di pieghe, giriamo di nuovo il panetto con la chiusura sempre rivolta verso l'alto, stendiamo nuovamente il panetto a rettangolo e partiamo con il terzo giro di pieghe.



Terminato il terzo giro di pieghe, stendiamo nuovamente il panetto di impasto a rettangolo farciamo con altro pecorino, salumi e formaggi tagliati a cubetti. Partendo sempre dal lato lungo, arrotoliamo l'impasto su se stesso e mettiamolo dentro  la teglia dove poi andremo a cuocere (teglia precedentemente unta con dello strutto).


Nota. [Il casatiello prevede un ornamento finale con le uova incastrate sulla superficie, cosa che io ho preferito non fare, se volete seguire per bene la tradizione, prima di farcire l'impasto prelevate dieci strisce  che disposte  a due a due a croce, serviranno per bloccare le uova disposte sopra].


Lasciamo lievitare il casatiello, fino a quando non si presenterà ben gonfio(per me ci sono volute 8 ore). Come sempre io l'ho messo nel forno spento con luce accesa.
Una volta raddoppiato,  passiamo alla cottura. Mentre il forno arriva a temperatura, spennelliamo la superficie del casatiello con del tuorlo d'uovo. 


prima....

e dopo!





Cuocere a 170 gradi, forno statico per circa 50-60 minuti, quando la superficie si presenterà ben colorita, vuol dire che è pronto. Buono anche il giorno dopo, da portare per la scampagnata di pasquetta. E auguri a tutti :-)


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venerdì 3 aprile 2015

PASTIERA NAPOLETANA

Questa ricetta della pastiera, me la diede anni fa un'amica di Napoli, mi disse che questa  era la ricetta che seguono da anni nella loro famiglia e se le tramandano come dono prezioso. Però mi ha fatto la raccomandazione di farla, non solo a Pasqua, perché loro la mangiano spesso durante tutto l'anno. Insomma, per farla breve è così deliziosa che ogni occasione è buona per mangiarne! Pare facile a dirsi! Per realizzare una pastiera ci vogliono almeno 3 giorni, se utilizziamo il grano precotto (io sinceramente lo uso), altrimenti anche qualche giorno in più, visto che il grano prevede l'ammollo di almeno due giorni . In se dunque, la ricetta non è difficile, solo laboriosa. Ma vi assicuro, ne vale la pena.



Ingredienti per una pastiera da 30 centimetri di diametro(oppure due da 22 centimetri di diametro):

Per la farcitura di grano

450 ml di latte
400 grammi di grano già cotto
un cucchiaio di zucchero
un cucchiaio di strutto (o burro)

500 grammi di ricotta di pecora
400 grammi di zucchero
6 tuorli media grandezza e 4 albumi
1 fialetta di aroma di fiori d'arancio(oppure 4-5 cucchiai di acqua di fiori d'arancio)
175 grammi di frutta candita(in particolare arancia, cedro e zucca) io ho messo solo arancia candita

Ingredienti per la "frolla":
600 grammi di farina 00 debole
2 uova e due tuorli
250 grammi di zucchero
250 grammi di strutto( se volete, potete sostituire con burro, ma il risultato , vi assicuro, è diverso)
buccia grattugiata di un limone
un pizzico di sale

Inoltre:
zucchero a velo per spolverare le pastiere una volta fredde



Procedimento:
La sera precedente preparo la frolla, deve stare almeno una notte a riposo in frigorifero. Quindi impasto velocemente tutti gli ingredienti, formo un panetto, lo avvolgo nella pellicola e metto in frigorifero.



Sempre la sera prima, sul tardi, preparo parte della crema di grano. In una pentola possibilmente dal fondo spesso, verso il latte, il grano, un cucchiaio di strutto e uno di zucchero. Faccio bollire per circa 50 minuti, girandolo spesso con un cucchiaio di legno, per evitare che si attacchi.  Il composto deve cuocere fino a quando non si trasformi in una crema. Una volta pronta, spengo il fuoco metto il coperchio e lascio raffreddare a temperatura ambiente, tutta la notte, possibilmente vicino ad una finestra leggermente aperta.

La crema all'inzio della cottura.......



Risultato finale, dopo circa 50 minuti!


La mattina seguente, in una ciotola capiente verso la ricotta cercando di non far colare il siero, deve essere più asciutta possibile e la lavoro energicamente per eliminarne i grumi (volendo potete setacciarla). Aggiungo lo zucchero e formo una crema. Verso poi i 6 tuorli  e metto anche gli albumi montati a neve ferma. Gli albumi vanno inseriti girando delicatamente il composto dall'alto verso il basso, così non si smontano.  Aggiungiamo l'essenza di fiori d'arancia e la frutta candita tagliata a pezzettini piccoli. Per ultimo versiamo il grano oramai  ben freddo. La nostra farcitura è pronta.




















Riprendiamo la frolla dal frigorifero e stendiamola, dello spessore massimo di 5 millimetri, disponiamola in una teglia dai bordi leggermente alti (precedentemente imburrata e infarinata), versiamo il composto fin sotto il bordo. Con il resto della pasta , tagliamo delle strisce un pochino larghe e disponiamole sulla superficie.


Le pastiere devono cuocere lentamente. A 150 gradi per circa 2 ore. Quando la superficie si colora uniformemente, sono pronte. Lasciamo raffreddare a temperatura ambiente almeno un giorno, spolveriamo con zucchero a velo. Si possono mangiare il giorno seguente la cottura e il raffreddamento, ma vi assicuro che, anche 3-4 giorni dopo sono davvero deliziose, ancora più buone e profumate.





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mercoledì 1 aprile 2015

PIZZA DOLCE DI PASQUA

 E con estremo ritardo, comincio a postare la prima ricetta realizzata per questa Pasqua, (la prima da quando ho aperto il blog). Un classico delle tavole italiane, la pizza dolce di Pasqua in realtà è un semi-dolce, perchè il risultato è un impasto non troppo zuccheroso che si accompagna bene, durante la colazione di Pasqua, sia con i salumi, sia con la cioccolata. La ricetta originale è quella del mitico Zio Piero. Anche se io, come il mio solito, ho fatto delle piccole revisioni, seguendo anche una vecchia ricetta di famiglia.



Ingredienti per uno stampo da un chilo:

Per il prefermento:
200 grammi di farina Manitoba (io ho utilizzato farina Panettone z Mulino Dalla Giovanna)
120 grammi di latte
120 grammi di acqua
70 grammi di lievito madre rinfrescato almeno due volte

Con il lievito di birra:
200 grammi farina manitoba 
2-3 grammi di lievito di birra fresco (un grammo lievito di birra secco)
120 grammi di latte
80 grammi di acqua


Impasto finale:
Il prefermento
400 grammi di farina manitoba (io sempre farina per Panettone Z, Mulino dalla Giovanna)
150 grammi di zucchero semolato
3 uova grandi (oppure 4 piccole) a temperatura ambiente
45 grammi di olio di semi
45 grammi di olio extravergine di oliva (volendo potete sostituire tutto, con un tipo solo di olio)
30 grammi di limoncello
35 grammi di vin  santo(ma va bene anche un buon vino bianco, la sambuca o l'alchermes bianco)
una manciata di semi di anice
pizzico abbondante di sale.




Procedimento:

-Prima di passare al procedimento volevo solo specificare per chi utilizzasse il lievito di birra, al posto del lievito madre, di iniziare ad impastare, utilizzando qualche grammo di acqua in meno (circa 30 grammi in meno di acqua), all'occorrenza potrete aggiungerne mano mano, durante l'impasto.

- Se impastate a mano e non in planetaria, procedete come una normale pizza di Pasqua quindi, inserite in una terrina capiente, prima tutti i liquidi (escluso l'olio evo che va aggiunto comunque alla fine),comprese le uova e lo zucchero, poi la farina, e impastate energicamente il tutto. Infine appunto l'olio evo.

La sera precedente preparo il prefermento utile per dare più forza al lievitato. Quindi in una ciotola sciolgo il lievito madre (o lievito di birra) con il latte e acqua e poi aggiungo la farina. Copro il tutto con una pellicola e lascio levitare per almeno 8 ore circa (non superare le 10 ore).

Il giorno seguente il prefermento si presenterà ben lievitato con tante bolle in superficie, lo verso nella planetaria, insieme ai liquori e alla restante farina. Impasto il tutto, a velocità minima e con gancio a foglia, per 15 minuti, fino a quando la ciotola non torna pulita e l'impasto si presenterà liscio ed elastico,  (mi raccomando seguite la tempistica indicata, dobbiamo dare il tempo all'impasto di sviluppare la maglia glutinica).

A questo punto, alzo leggermente la velocità della planetaria e  unisco poco per volta le uova sbattute velocemente insieme allo zucchero. Non unire altre uova fino a quando l'impasto non avrà assorbito le precedenti. Io le ho inserite in 4 volte.

Dopo l'inserimento delle uova, l'impasto si presenterà morbido ma ben incordato ossia, elastico: per vedere se è incordato, basta tirare un pezzettino di impasto e vedere se si stende, come un elastico appunto. 
Se l'impasto è incordato, possiamo inserire l'olio, io ho sostituito parte dell'olio di semi con olio di oliva, seguendo la vecchia ricetta. Anche l'olio lo inserisco in 4 volte aspettando che la parte precedente, sia stata assorbita completamente. Con l'ultima parte di olio verso anche il sale.

Tolgo il gancio a foglia e inserisco quello ad uncino, faccio incordare l'impasto definitivamente per cinque minuti a velocità sostenuta. Verso infine anche i semi di anice e li faccio assorbire per un minuto a velocità bassa.

Questo è il risultato finale:impasto morbido ma elastico.



L'impasto è pronto, lo lascio riposare per 30 minuti coperto con un telo. Poi ungo un piano di lavoro, possibilmente liscio, ci metto sopra l'impasto e con le mani unte, pirlo (ossia arrotondo l'impasto). Lascio riposare il panetto all'aria aperta per altri 30 minuti e pirlo nuovamente. 



Metto l'impasto dentro il contenitore dove verrà cotto, il mio è di alluminio e quindi l'ho dovuto imburrare e infarinare. Altrimenti potete utilizzare anche stampi per panettoni, quelli classici di carta. Chiudo il contenitore con della pellicola e lascio lievitare dentro il forno con lucina accesa fino a quando l'impasto non arrivi ad un centimetro sotto il bordo . Ci vorranno circa 6-8 ore


Prima della lievitazione.....


....a lievitazione avvenuta.


Cuocio a 160 , forno statico, per circa 55 minuti, se avete un termometro, potete misurare la temperatura interna, quando arriva a 94 gradi, la torta è pronta.

Una volta sfornata lasciamo raffreddare completamente io l'ho lasciato due giorni all'aria, coperta solo con un canovaccio. E poi confeziono. Questa torta infatti non deve rimanere molto morbida, perchè è come se fosse un pane/pizza semi-dolce, da accompagno per dolci e salati. 

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