sabato 1 novembre 2014

TARALLI 'NZOGNA E PEPE

Ahhahaha rido da sola, perchè prima trascrivo ricette light, dove esalto la leggerezza e la genuinità dei prodotti e poi passo a ricette dove, chi la fa da padrone è lo strutto(la sugna non si trova facilmente). A dispetto di tutto, spesso preferisco usare lo strutto che non il burro: rende più morbide le brioche lievitate (salate o dolci che siano) e friabili i biscotti e frolle in genere. In questi taralli poi, lo strutto è da tradizione (napoletana) quindi non si può evitare. Vi assicuro che questi taralli sono un vero e proprio attentato alla linea, se, si inizia a mangiarne uno, non si riesce a smettere. Per ultimo ma non meno importante: la ricetta non è di mia invenzione ma l'ho presa dal blog di R.Pignataro Il crudo e il cotto dove troverete anche il procedimento  per realizzarli con lievito di birra.Rispetto alla ricetta originale, ho solo dimezzato la dose.




Ingredienti

Per il lievitino:
75 grammi di lievito madre ( a 3-4 ore dal rinfresco)
40 grammi di acqua tiepida
50 grammi di farina 00(io farina 0)
la punta di un cucchiaino di zucchero

Per l'impasto finale:

Il lievitino
200 grammi di farina 00(io ho usato farina 00)
100 grammi di strutto
50 grammi di acqua tiepida
75 grammi di mandorle sgusciate 
10 grammi di sale
2 cucchiaini di pepe macinato
 un cucchiaino scarso di malto (o miele)
una quindicina di  mandorle per decorare la superficie





Procedimento per il lievitino:
Sciogliere il lievito madre spezzettato in una ciotola, insieme all'acqua e allo zucchero. Aggiungere la farina e impastare velocemente con un cucchiaino. L'impasto deve risultare molto morbido. Coprire con una pellicola e lasciare riposare per due ore.

Nel frattempo metto i 75 grammi di mandorle su una teglia e inforno per circa 8 minuti a 200 gradi, forno già caldo. Quando cominceranno a colorire tolgo dal forno, aspetto che si freddino e le sminuzzo grossolanamente (ma non troppo grandi) con un coltello (potete aiutarvi anche con un robot da cucina).

Trascorse le due ore dalla preparazione del lievitino, ci verso dentro tuta gli altri ingredienti e impasto velocemente. Come raccomanda Pignataro, lavorare troppo questo impasto si rischia un risultato gommoso. Assicuratevi solo che lo strutto sia ben incorporato a tutti gli altri ingredienti. L'impasto deve risultare morbido ma consistente , si deve lavorare facilmente senza appiccicare.




A questo punto metto l'impasto su un piano di lavoro, senza infarinarlo,  divido in tante palline da 50 grammi l'una. Ogni pallina la lavoro per formare dei cilindretti lunghi 20 centimetri circa (come quando si fanno gli gnocchi). Prendiamo due striscioline di pasta e le avvolgiamo l'una intorno all'altra e poi chiudiamo a formare un cerchio. Ogni tarallo formato va messo su una teglia ricoperta di carta da forno e lo decoriamo con 2-3 mandorle (io ho cercato di incastrarle tra le pieghe). Copriamo con della pellicola e lasciamo lievitare per almeno due ore, i taralli devono diventare belli gonfi.





Quando sono bel lievitati, si cuociono a forno già caldo: 50 minuti circa a 180 gradi  fino a quando la superficie non ha assunto una bella coloritura brunita.



 Ora ci sono anche io su Facebook :-)







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