mercoledì 1 aprile 2015

PIZZA DOLCE DI PASQUA

 E con estremo ritardo, comincio a postare la prima ricetta realizzata per questa Pasqua, (la prima da quando ho aperto il blog). Un classico delle tavole italiane, la pizza dolce di Pasqua in realtà è un semi-dolce, perchè il risultato è un impasto non troppo zuccheroso che si accompagna bene, durante la colazione di Pasqua, sia con i salumi, sia con la cioccolata. La ricetta originale è quella del mitico Zio Piero. Anche se io, come il mio solito, ho fatto delle piccole revisioni, seguendo anche una vecchia ricetta di famiglia.



Ingredienti per uno stampo da un chilo:

Per il prefermento:
200 grammi di farina Manitoba (io ho utilizzato farina Panettone z Mulino Dalla Giovanna)
120 grammi di latte
120 grammi di acqua
70 grammi di lievito madre rinfrescato almeno due volte

Con il lievito di birra:
200 grammi farina manitoba 
2-3 grammi di lievito di birra fresco (un grammo lievito di birra secco)
120 grammi di latte
80 grammi di acqua


Impasto finale:
Il prefermento
400 grammi di farina manitoba (io sempre farina per Panettone Z, Mulino dalla Giovanna)
150 grammi di zucchero semolato
3 uova grandi (oppure 4 piccole) a temperatura ambiente
45 grammi di olio di semi
45 grammi di olio extravergine di oliva (volendo potete sostituire tutto, con un tipo solo di olio)
30 grammi di limoncello
35 grammi di vin  santo(ma va bene anche un buon vino bianco, la sambuca o l'alchermes bianco)
una manciata di semi di anice
pizzico abbondante di sale.




Procedimento:

-Prima di passare al procedimento volevo solo specificare per chi utilizzasse il lievito di birra, al posto del lievito madre, di iniziare ad impastare, utilizzando qualche grammo di acqua in meno (circa 30 grammi in meno di acqua), all'occorrenza potrete aggiungerne mano mano, durante l'impasto.

- Se impastate a mano e non in planetaria, procedete come una normale pizza di Pasqua quindi, inserite in una terrina capiente, prima tutti i liquidi (escluso l'olio evo che va aggiunto comunque alla fine),comprese le uova e lo zucchero, poi la farina, e impastate energicamente il tutto. Infine appunto l'olio evo.

La sera precedente preparo il prefermento utile per dare più forza al lievitato. Quindi in una ciotola sciolgo il lievito madre (o lievito di birra) con il latte e acqua e poi aggiungo la farina. Copro il tutto con una pellicola e lascio levitare per almeno 8 ore circa (non superare le 10 ore).

Il giorno seguente il prefermento si presenterà ben lievitato con tante bolle in superficie, lo verso nella planetaria, insieme ai liquori e alla restante farina. Impasto il tutto, a velocità minima e con gancio a foglia, per 15 minuti, fino a quando la ciotola non torna pulita e l'impasto si presenterà liscio ed elastico,  (mi raccomando seguite la tempistica indicata, dobbiamo dare il tempo all'impasto di sviluppare la maglia glutinica).

A questo punto, alzo leggermente la velocità della planetaria e  unisco poco per volta le uova sbattute velocemente insieme allo zucchero. Non unire altre uova fino a quando l'impasto non avrà assorbito le precedenti. Io le ho inserite in 4 volte.

Dopo l'inserimento delle uova, l'impasto si presenterà morbido ma ben incordato ossia, elastico: per vedere se è incordato, basta tirare un pezzettino di impasto e vedere se si stende, come un elastico appunto. 
Se l'impasto è incordato, possiamo inserire l'olio, io ho sostituito parte dell'olio di semi con olio di oliva, seguendo la vecchia ricetta. Anche l'olio lo inserisco in 4 volte aspettando che la parte precedente, sia stata assorbita completamente. Con l'ultima parte di olio verso anche il sale.

Tolgo il gancio a foglia e inserisco quello ad uncino, faccio incordare l'impasto definitivamente per cinque minuti a velocità sostenuta. Verso infine anche i semi di anice e li faccio assorbire per un minuto a velocità bassa.

Questo è il risultato finale:impasto morbido ma elastico.



L'impasto è pronto, lo lascio riposare per 30 minuti coperto con un telo. Poi ungo un piano di lavoro, possibilmente liscio, ci metto sopra l'impasto e con le mani unte, pirlo (ossia arrotondo l'impasto). Lascio riposare il panetto all'aria aperta per altri 30 minuti e pirlo nuovamente. 



Metto l'impasto dentro il contenitore dove verrà cotto, il mio è di alluminio e quindi l'ho dovuto imburrare e infarinare. Altrimenti potete utilizzare anche stampi per panettoni, quelli classici di carta. Chiudo il contenitore con della pellicola e lascio lievitare dentro il forno con lucina accesa fino a quando l'impasto non arrivi ad un centimetro sotto il bordo . Ci vorranno circa 6-8 ore


Prima della lievitazione.....


....a lievitazione avvenuta.


Cuocio a 160 , forno statico, per circa 55 minuti, se avete un termometro, potete misurare la temperatura interna, quando arriva a 94 gradi, la torta è pronta.

Una volta sfornata lasciamo raffreddare completamente io l'ho lasciato due giorni all'aria, coperta solo con un canovaccio. E poi confeziono. Questa torta infatti non deve rimanere molto morbida, perchè è come se fosse un pane/pizza semi-dolce, da accompagno per dolci e salati. 

la mia pagina Facebook :-)













2 commenti:

  1. Io te lo dico: ne voglio una fetta!!!!!!!!!! :D Che lavoro straordinario!!

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    1. Graie Erica, vieni da me e te ne offro pure una intera. Un'ora di viaggio no?Ma non ti presentare a mani vuote sai cosa voglio in cambio..... <3 :-D

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